ROSARNO: PADRE RUNGI, IMMIGRATI DEVONO RISPETTO A CHI LI OSPITA





(AGI) - CdV, 8 gen. - "Gli immigrati devono comportarsi bene come tutti gli altri. Non sono ammesse violenze di alcun genere''. Lo afferma il teologo morale padre Antonio Rungi riguardo ai drammatici fatti di Rosarno. "L'ospite - ricorda - e' sacro, ma l'ospite deve anche rispettare l'ambiente in cui viene accolto. Quindi vale per gli immigrati quello che vale per qualsiasi cittadino italiano o di altre nazioni: nessuna violenza, ma rispetto delle leggi e rispetto degli ambienti in cui si vive". "Accoglienza e tolleranza si', ma anche - avverte il religioso - rispetto della legge e delle popolazioni che ospita uno o diversi immigrati. Si intervenga con autorevolezza - chiede padre Rungi - perche' questi fatti non accadano piu'' in nessuna parte d'Italia". Padre Rungi affronta anche il ''grave tema'' dell'immigrazione clandestina. "Quando entrano nel nostro Paese persone senza permesso, senza lavoro sono soggette ad forma di abuso e parimenti le stesse persone possono abusare della loro illegale permanenza sul territorio italiano. Va quanto prima regolarizzata la posizione di quanti sono presenti in Italia senza alcun permesso e in violazione alle leggi vigenti in Europa". Secondo il religioso passionista, ''questi fatti incresciosi di Rosarno o di altre localita' si verificano perche' non si rispettano le regole. Certo e' poco dignitoso per un Paese civile ed accgliente come il nostro vedere immigrati sistemati in silos abbondanati in situazione di grave emergenza sanitaria e di sopravvivenza. Ma il problema -afferma padre Rungi - va risolto a monte''. ''Non e' tollerabile - conclude - che nel 2010 si possano vedere scene di guerriglia urbana tra immigrati e gente del posto, ma e' altrettanto poco dignitoso che cittadini extracomunitari vivano sbandati, senza fissa dimora, molte volte in cerca di lavoro per pochi euro al giorno, senza alcuna garanzia per se stessi e per le comunita' in cui si trovano. Bisogna fare ogni sforzo organizzativo perche' nessun cittadino straniero resti in Italia in condizioni disumane, ma bisogna pure fare in modo che gli immigrati non abusino della loro situazione di debolezza giuridica per fare quello che vogliono e soprattutto intaccando la civile convivenza e la pace sociale".

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