ORA BASTA! E’ GIUNTA L’ORA FERMARE QUESTA CARNEFICINA I – ILPONTE-ONLINE PROPONE UN COMITATO INTER-CITTADINO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA “STRADA DELLA MORTE”





CARIATI - Nicola Sero - L’ennesimo drammatico incidente sulla “strada della morte”, la S.S. ( meglio SOS) 106 provoca indignazione e rabbia tra le popolazioni della fascia ionica. Questo dissestato serpentone di bitume, intriso di sangue, occupa il nono posto tra le strade più pericolose d’Italia, con un tasso di 3,16 incidenti per Km. Troppo spesso si sente parlare di incidenti fatali, che si portano via le vite di tanti ragazzi, ma finché non si provano sulla pelle non ci si rende conto dell'immensa tragedia che si abbatte sulla famiglia della giovane vita spezzata. Quanti ancora dovranno morire prima che qualcuno si muova a trovare una soluzione! Chiedo solo che ognuno abbia il coraggio di fare ciò che gli spetta. I Comuni, le Province, le Regioni, il Governo hanno delle competenze sulle strade, a questi Signori si chiede solo che la famigerata S.S.106 venga messa in sicurezza. Onestamente, ritengo che i nostri rappresentanti politici, se non pungolati e spinti alla lotta dal basso, preferiscono sguazzare nelle putride acque dei giochi di potere e vivere negli eburnei palazzi, lontani anni luce dai bisogni reali della gente. Tocca, quindi, ai cittadini, ancora una volta, far valere le proprie ragioni, organizzandosi e unendo le forze. Insieme si vince! Costruiamo allora un fronte comune tra le popolazioni del Crotonese e del Cosentino, attraversate dal serpente di sangue, per chiedere senza tentennamenti e con determinazione forte la messa in sicurezza della strada statale 106, quale diritto sacrosanto delle popolazioni residenti. Non possiamo limitarci solo a piangere i nostri morti, le tante giovani vite spezzate, confortare le tante mamme private dell’affetto dei figli, i tanti papà distrutti dal dolore per la morte di un figlio sulla maledetta strada mulattiera dello Ionio. La morte di questi ragazzi non può essere più un sacrificio inutile, non si può rimanere inermi e subire ancora, non è più tollerabile che altri genitori debbano piangere sulle lapidi dei loro figli: l'unione fa la forza e le cose possono cambiare solo se, per una volta, noi ci crediamo e lottiamo tutti insieme. Il dolore, la rabbia, la paura, sono questi gli unici sentimenti che caratterizzano il Natale e le feste di fine anno di un'intera popolazione, che, ancora incredula, piange gli ultimi tre ragazzi che hanno perso la vita domenica pomeriggio nella nostra cittadina. Chi potrà perdonare tutti coloro che sono responsabili delle incompiute di una strada, che ha in attivo un bilancio di migliaia di vittime? I politici promettono sempre (sempre prima delle elezioni) e noi rimaniamo sempre con il fondoschiena per terra. Costituiamo quindi un comitato inter-cittadino che insieme alle Istituzioni locali chieda la messa in sicurezza e l'apertura dei lavori sulla SS 106. Invitiamo i giovani a raccogliere le firme dinanzi alle scuole, nei pub cittadini, nei luoghi di incontro abituali per organizzare una mobilitazione senza precedenti che dia una scossa a chi è chiamato per ruoli istituzionali, funzioni e compiti a dare risposte alle popolazioni di questo martoriato angolo di mondo. Lo dobbiamo ai tanti nostri amici che hanno perso la vita sulla strada della morte. È un dovere morale prima ancora che civico verso quelle ragazze e quei ragazzi, meno fortunati, che vorrebbero lottare con noi ma non possono. Ora, è venuto il tempo di dire basta e di lottare!

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