TRUFFE: NUCLEO FAMILIARE SPECIALIZZATO IN FALLIMENTI SOCIETA'
(AGI) - Crotone, 4 dic. - C'era un intero nucleo familiare di Crotone alla guida del sodalizio criminale che avrebbe messo in piedi una serie di societa' con l'unico intento di ottenere erogazioni pubbliche, soprattutto attraverso lo strumento della legge 488, per poi fallire e fare sparire i fondi ottenuti. Il nucleo familiare e' quello degli Esposito, imprenditori attivi nel settore agroalimentare che successivamente hanno preso a interessarsi anche di energia alternativa, in particolare l'eolico, movimentando somme di denaro ingenti; basti pensare che gli Esposito sono i primi clienti della Bnl in Calabria. E' quanto emerge dagli atti dell'indagine della Procura ella Repubblica di Crotone che questa mattina e' scaturita nell'operazione 'Domino' (per via delle innumerevoli societa' costituite come scatole cinesi). Carabinieri e Guardia di finanza hanno eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare (4 in carcere e 7 ai domiciliari) emesse dal gip di Crotone Gloria Gori su richiesta del sostituto procuratore Daniela Caramico D'Auria che aveva sollecitato l'arresto di 23 persone. Agli arrestati sono contestate le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, alle false fatturazioni. Le persone complessivamente indagate dalla magistratura sono 34. Le indagini hanno preso le mosse dalle sentenze di fallimento emesse dal Tribunale di Crotone nel settembre 2005 e nel gennaio 2007 a carico di altrettante societa' degli Esposito. Dalle relazioni della curatela fallimentare e' emersa la commistione tra societa' e soci che di fatto aveva lo scopo di far prevalere unicamente gli interessi della famiglia Esposito. Nonostante i fallimenti il gruppo ha continuato ad esercitare l'attivita' di impresa con gli stesi schemi fraudolenti. E siccome la libera disponibilita' dei beni in capo al gruppo avrebbe potuto aggravare i reati, la Procura ha disposto il sequestro preventivo di beni mobili e rapporti bancari del gruppo tra cui alcune societa' a Crotone, Cotronei, ma anche a Roma, in Toscana e Umbria. Complessivamente il gruppo imprenditoriale avrebbe percepito illegalmente e distratto somme per circa 9TRUFFE: 11 GLI ARRESTATI, INDAGATO EX SEGRETARIO PSDI D'ANDRIA
Le persone cui e' stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'operazione "Domino" sono Francesco Esposito, 66 anni, di Casabona; il figlio Salvatore Esposito, 39 anni, di Crotone; i generi Gustavo Commodari, 48 anni, di Crotone, e Arcangelo Curto, 41 anni, di Rocca di Neto. Ai domiciliari sono finiti Maria Cirillo, 66 anni, di San Mauro Marchesato (moglie di Francesco Esposito); Vittoria Esposito, 41 anni, di Casabona, Vincenza Esposito, 40 anni, di Casabona (figlie di Francesco Esposito); Antonio Cosentino,56 anni, di Melissa; Gianfranco Murgeri, 42 anni, di Crotone; Giacomo Pantaleone Elia, 36 anni, di Crotone; Giuseppe Fabiano, 33 anni, di Rocca di Neto, avvocato, cui l'ordinanza e' stata notificata a Roma. Tra gli indagati figurano anche altri due avvocati; si tratta di Rosita Cirillo, 36 anni, di Crotone, moglie di un magistrato che ha svolto funzioni di sostituto procuratore presso la Procura della repubblica di Crotone ed attualmente in servizio a Roma, e di Maria Levato, 43 anni, di Verzino. E ancora figura tra gli indagati Renato D'Andria, 63 anni, di Roma, ex segretario nazionale del Psdi, che avrebbe avuto un ruolo nell'attivita' di distrazione dei fondi del gruppo Esposito.0 milioni di euro.

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