CARIATI - L’ARROGANZA DELLA MAGGIORANZA PROVOCA ANCORA UNA NUOVA BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE - LA MINORANZA ABBANDONA L’AULA CONSILIARE PER PROTESTA – STRANO COMPORTAMENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE CHE “OBBEDISCE” AL SINDACO
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CARIATI - Il consiglio comunale si archivia, con la minoranza che, ad un certo punto del dibattito, abbandona l’aula a causa di ripetuti violazioni del regolamento consiliare non fatto rispettare dal Presi-dente del Consiglio che in verità è apparso disorientato (appena una settimana fa si era comportato correttamente); l’opposizione ha la-mentato: l’aver portato in consiglio l’interrogazione del Consigliere Sero non al primo consiglio utile, 26.11.2009, ma a quello successivo del 1.12.2009 e ciò in violazione di regolamento e statuto; l’aver im-posto da parte del Sindaco e del Presidente del Consiglio che il consi-gliere Trento dovesse parlare per ultimo, quasi come un diritto divi-no, che non ha trovato riscontro nel regolamento per come eviden-ziato dalla stessa Segretaria Comunale; l’avere, per volontà del sin-daco, imposto al presidente del consiglio che il dirigente dell’area fi-nanziaria rispondesse al Consigliere Baratta su una argomentazione che non era all’ordine del giorno; a questo punto, e solo a questo punto, l’opposizione in segno di protesta decideva di abbandonare la seduta lasciando alla maggioranza di schiarirsi le idee in materia dei rilievi “pesantissimi”mossi dalla corte dei conti ; INVITANDO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO A LEGGERSI IL REGOLAMENTO E LO STATUTO, PER I PROSSIMI CONSIGLI, AVENDO DATO PROVA DI NON CONOSCERLO AFFATTO;
comunque la minoranza non si è sottratta al dibattito ed è intervenu-ta in massa con Mario Sero, Tommaso Critelli, Antonio De Nardo, Rita Cosenza e Luigi Baratta , che a turno hanno pesantemente redarguito la maggioranza sui richiami della Corte dei Conti ; a dire la verità la maggioranza che aveva chiesto il punto all’ordine del giorno faceva “melina” pretendendo di parlare per ultima nel tentativo di non es-sere contraddetta e per PAURA di essere sconfessata dagli esponenti della minoranza;
Si discute di finanza pubblica e di alcune delibere della Corte dei Con-ti che avrebbe mosso rilievi tali, a parere delle opposizioni, da non rendere più legittimo il prosieguo della consiliatura coordinata dal sindaco Filippo Giovanni Sero.
Mario Sero, capogruppo del partito democratico, torna ad invocare le immediate dimissioni del primo cittadino ed annuncia l’elaborazione di un corposo dossier che sarà presto inviato al Prefetto per le ado-zioni del caso: “Dovete essere chiari con la gente. I debiti che volete riconoscere sono una minima parte delle esposizioni reali. È chiaris-sima la vostra gestione della cosa pubblica: state sperperando a sen-so unico e per realizzare il nulla. O, meglio, per accontentare la solita cerchia di amici”, avete approvato il riequilibrio di bilancio entro il trenta settembre “mentendo sapendo di mentire” non portanto in quella data i debiti fuori bilancio che avete riconosciuto solo in data 26.11.2009 taroccando così anche il riequilibrio di bilancio”;
L’assessore ai lavori pubblici, Leonardo Celeste, ritiene che il ruolo “delle vittime non giova ai colleghi della minoranza: la Corte dei Con-ti non ha emesso sentenze, e tantomeno sanzioni. Essa si è limitata ad inviare delle semplici indicazioni, suggerimenti che, del resto, non riguardano solo il nostro comune”.
Antonio De Nardo, della “Lista per Cariati”, usa toni pacati ma fermi: “Voi ritenete di avere agito nell’interesse della collettività. Io penso che siate in errore e vi esorto ad operare per l’interesse pubblico, ab-bandonando la prassi dei favori e delle prebende che distribuite a piene mani a pochi eletti”.
E mentre Rita Cosenza (Idv) stima “bordate tremende” i rilievi dei magistrati contabili (“Siamo dinanzi ad un bilancio taroccato”), tocca a Tommaso Critelli (Lista per Cariati, in quota Udc) depositare un vio-lenta requisitoria: “Il peggioramento dei conti di bilancio, nel corso del periodo di questa gestione comunale, non fa altro che dimostrare il “fallimento politico-amministrativo” di questa spregiudicata ammi-nistrazione”.
Quando il sindaco propone l’audizione del dirigente l’ufficio finanzia-rio. scoppia la bagarre, una lunga (e noiosa) diatriba interpretativa dello statuto che, alla fine, s’impantana nella palude dell’esegesi e certifica l’impalpabile profilo del presidente del consiglio: come un arbitro di calcio non tiene più la partita, rifugiandosi in improbabili risoluzioni biasimate dalla stessa maggioranza.
A questo punto l’opposizione abbandona l’aula per protesta e il Con-siglio prosegue con gli interventi del capogruppo della lista “Amiamo Cariati”, Leonardo Trento e del sindaco Giovanni Filippo Sero. I due della maggioranza si “sfogano” sugli argomenti in discussione, so-stenendo che il bilancio non è taroccato e che la spesa pubblica è sot-to controllo“. Tutto questo, direbbe qualcuno è servito come abbaiare alla luna”. Senza opposizione loro se la sono cantata e nello stesso tempo se la sono suonata, e, contemporaneamente hanno informato i consiglieri della maggioranza, i quali, forse, anzi, certamente, non erano stati mai stati informati in tempo sulle delibere dalla Corte dei Conti.
Alla prossima