SCALA COELI: LA BUFALA COLOSSALE, FRUTTO DELLE PROMESSE ELETTORALE – I CITTADINI DI SCALA COELI ASPETTANO L’INIZIO DEI LAVORI DELLA STRADA EX “SILANA DI CARIATI” - IMPEGNATI 500 MILA EURO CHE FINE HANNO FATTO ?
SCALA COELI – Per non dimenticare. Raggiungere Scala Coeli è ancora assai difficoltoso, nonostante promesse, garanzie ed impegni sottoscritti dai potenti di turno della politica nostrana.
La strada, per così dire ufficiale, è la ex statale 108 ter, diventata col tempo di competenza della provincia con la sigla Sp 260, la famosa “Silana di Cariati”: 78 chilometri dallo Jonio a San Giovanni in Fiore.
Curve e tornanti che risalgono colline e montagne, per immergersi nei panorami mozzafiato della Sila Greca, mitigando il fastidio per un viaggio magari disagevole, ma pur sempre seducente.
Quella strada è interdetta al traffico, nel tratto Terravecchia – Scala Coeli, da 4 anni: troppe frane.
Dell’ Ente gestore, la provincia di Cosenza, nonostante i proclami, sbandierati solo in campagna elettorale, non v’è traccia.
Ed allora di necessità virtù,
C’è un’altra arteria che collega gli scalesi alla civiltà, ed è la strada (mulattiera) comunale che si diparte dal capoluogo, passa dalla frazione San Morello e raggiunge la costa.
Anch’essa, costruita senza criterio, è soggetta a smottamenti continui: il tracciato si snoda su un terreno in cui nessuno costruirebbe nemmeno un capanno degli attrezzi, tanto che, ufficialmente, sulle carte non esiste.
Il dilemma sembra giungere a definizione quando il 31 ottobre 2008 il presidente della provincia, Mario Oliverio, ed il sindaco di Scala Coeli, Mario Salvato, siglano un accordo di programma relativo, esultava una nota ufficiale del tempo, ai “lavori di sistemazione della strada”.
In sostanza, la provincia si impegnava a progettare ed a finanziare (500 mila Euro) l’opera di risanamento, tanto che Oliverio, entusiasta, si lasciava prendere la mano: “Con questo intervento mettiamo in sicurezza e riqualifichiamo una importante strada di collegamento che costituisce una alternativa alla ex SS 108 la quale, in particolare nella stagione invernale, è oggetto di interruzioni data la tormentata conformazione geologica di quel territorio”.
Una bufala colossale, perché a distanza di un anno ed un mese da quella solenne promessa, nulla è cambiato ed anzi, ad essere pignoli, la situazione è al limite collasso definitivo.
Al buon sindaco scalese rimane il ricordo di quella memorabile giornata del 2008, ai sudditi il timore di dover restare (del resto succede puntualmente in questo periodo) sequestrati in casa.
Chissà che con le elezioni regionali alle porte non sia la volta buona: vero signor sindaco e signor presidente?