'NDRANGHETA: OPERAZIONE SCO, 37 ORDINI DI ARRESTO E SEQUESTRI





(AGI) - Roma, 26 nov. - Sono 37 gli ordini di arresto e numerosi sequestri patrimoniali eseguiti in queste ore dagli agenti del Servizio centrale operativo della Polizia, impegnati in una vasta operazione contro le cosche della 'ndrangheta crotonese. I provvedimenti restrittivi sono stati presi nei confronti di appartenenti alle famiglie mafiose piu' influenti del crotonese. Lo Sco, la Squadra Mobile di Crotone, e la Sezione criminalita' organizzata di Catanzaro, si legge in una nota del ministero degli Interni, hanno inferto un duro colpo alle organizzazioni mafiose attive nel territorio. L'impegno degli organismi investigativi, da tempo sostenuto nel capoluogo calabrese, ha portato alla cattura di numerosi esponenti di spicco delle cosche della 'ndrangheta, determinando lo smantellamento delle loro strutture verticistiche. Le indagini sono state svolte con la diretta partecipazione anche delle Squadre Mobili di Milano, Bologna, Pavia e Reggio Emilia. L'imponente operazione antimafia in corso colpisce soggetti, a vario titolo, responsabili di associazione di tipo mafioso, omicidi, traffici di sostanze stupefacenti ed armi, estorsioni ed altri gravi reati ed infligge un duro colpo alla 'ndrangheta, destrutturandone i clan dominanti nella provincia di Crotone e precisamente quelli degli Arena e Nicoscia, gruppi egemoni nel capoluogo, da anni impegnati in una cruenta guerra di mafia per il predominio delle attivita' illecite nel territorio crotonese. Le attivita' investigative svolte hanno consentito di delineare le strutture e le strategie operative dei menzionati gruppi criminali, definendo i loro rapporti con gli esponenti dei sodalizi stabilmente insediatisi nel Nord Italia. Le fasi dell'operazione, infatti, hanno investito anche la Lombardia e l'Emilia Romagna, luoghi di sostegno dei clan crotonesi colpiti dagli arresti. Le propaggini delle cosche si erano estese anche ad altre regioni, al fine di ampliare la sfera degli interessi illeciti. Le famiglie mafiose Arena e Nicoscia, tra le altre cose, si sono rese responsabili di numerose estorsioni, esercitate anche in forma violenta, nei confronti di imprenditori del settore edile, nonche' di esercizi commerciali diversi. Le indagini hanno permesso di individuare, inoltre, puntuali responsabilita' su 3 omicidi e 2 tentati omicidi (compiuti tra il 2004 e il 2006) di esponenti dei clan opposti alle famiglie Arena e Nicoscia. Sono state scoperte anche le articolazioni periferiche della cosca Nicoscia in Lombardia ed Emilia Romagna (rispettivamente 9 e 3 i destinatari dei provvedimenti restrittivi in quelle regioni), impegnate nelle attivita' estorsive in danno di imprenditori calabresi trasferitisi al Nord, nel traffico di sostanze stupefacenti e di armi, nella gestione di significativi investimenti nel settore immobiliare ed imprenditoriale nell'Italia settentrionale. Sono stati eseguiti sequestri preventivi dei beni delle due cosche. Si tratta di patrimoni, non soltanto nella provincia di Crotone, ma anche a Reggio Emilia, in Lombardia e in Trentino, per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro. All'operazione, che fa parte di un piu' ampio piano d'intervento per colpire la 'ndrangheta anche nelle sue proiezioni nel Nord Italia, hanno partecipato le Squadre Mobili di Milano, Bologna, Pavia e Reggio Emilia. I dettagli del blitz saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa nella questura di Crotone che terranno il questore Giuseppe Gammino, i magistrati inquirenti, nonche' funzionari e investigatori impegnati nelle attivita'.

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