SANITA': CALABRIA, PRONTO PIANO RIENTRO - RISPARMI PER 260 MLN





(AGI) - Catanzaro, 19 nov. - E' pronto il nuovo Piano di rientro della sanita' calabrese. Poggia su quattro macro-blocchi di intervento ed e' una sorta di mediazione tra l'ultima proposta avanzata dalla Regione e le controindicazioni del Governo attraverso i tre ministeri competenti. Le quattro aree, illustrate oggi nel corso di una conferenza stampa con il presidente della Regione, Agazio Loiero, il vicepresidente Domenico Cersosimo, e il segretario generale della Giunta, Nicola Durante, riguardano il personale della sanita', la rete ospedaliera, il privato e la farmaceutica. Secondo i dati forniti dalla Regione, il piano proposto dal Governo avrebbe messo in atto una manovra complessiva di circa 273 milioni di euro, mentre le proposte della Giunta calabrese arrivano a circa 260 milioni di euro. Numeri che oscillano di poco, ma che portano la distanza tra le due proposte su un importo che si aggira intorno ai venti milioni di euro di differenza. Dati che hanno fatto dire al vicepresidente Cersosimo che "il problema non saranno le cifre, ma la sovranita' di governo sui temi della sanita', con il rischio di una centralizzazione dei poteri". Gli interventi proposti dal piano che ha avuto il via libera dell'esecutivo calabrese riguardano prima di tutto il personale. Il Governo chiedeva il blocco totale del turn over e bocciava le stabilizzazioni, la Regione invece propone per il personale amministrativo il blocco del 100% del turn over nel 2010, quindi del 70% nell'anno successivo e del 50% nel 2012; per i profili tecnici il blocco per i tre anni con proporzioni pari al 70% per il primo, quindi 70% e 50%; per i sanitari 75%, 65% e 60% nel 2012, con deroghe solo nel caso di rispetto dei livelli essenziali di assistenza. Per quanto concerne le stabilizzazioni, "l'iter - e' stato evidenziato - non puo' essere fermato e prevede una spesa ormai consolidata"; e' stata, invece, accettata la richiesta del Governo di livellare i fondi per la contrattazione nelle varie aziende. Altro capitolo delicato riguarda la rete ospedaliera. La Regione propone entro il 31 dicembre prossimo la chiusura di cinque ospedali, mentre per altri sei sara' avviata la ricognizione e la possibile chiusura nei mesi successivi e nel momento in cui si "palesi l'opportunita'" Le strutture chiuse saranno riconvertite in casa della salute, per questo la Regione chiede lo sblocco dei fondi destinati a questi interventi, annunciando di avere gia' avviato l'iter per l'acquisto delle apparecchiature necessarie per 27 milioni di euro. In questo settore la Giunta verifichera' anche il fabbisogno clinico e chirurgico con un processo graduale di riforma. Un'azione di "dimagrimento" e' prevista per il settore privato, con la modifica delle prestazioni erogate, che si traduce nello spostamento dell'ospedalita' in regime ambulatoriale e con la concentrazione in branche in cui la regione non riesce a fare fronte con il servizio pubblico. Ultima macro area e' quella della farmaceutica, con la necessita' di un nuovo accordo con i medici di medicina generale per "trovare - ha detto Durante - criteri uniformi e arrestare i fenomeni di iper prescrizione e di eccessiva ospedalizzazione", aggiungendo anche nuovi accordi con le federazioni dei farmacisti. A queste azioni la regione ha aggiunto anche gli interventi per l'acquisizione di beni e servizi, con l'accorpamento delle gare di appalto e fornitura per risparmiare nella spesa. Ma il piano proposto dalla regione inserisce anche una serie di passaggi ritenuti fondamentali per garantire i servizi essenziali ai cittadini e la gestione del rientro dei conti, tra questi: un ufficio del piano da insediare nel dipartimento e una riattivazione delle azioni commissariali per sfruttare le potenzialita' che risiedono nell'accelerazione della spesa. Fondamentali, a detta della Regione, anche lo sblocco delle premialita' pregresse, pari a oltre 650 milioni di euro, la necessita' di scindere i debiti tra quelli maturati prima del 31/12/2005, la sospensione degli interessi per i crediti delle procedure di conciliazione.





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