CLAMOROSO: UDC, PD, IDV HANNO CHIESTO LE DIMISSIONI DEL SINDACO GIOVANNI FILIPPO SERO E LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE – SI RIVOLGERANNO AL MINISTRO DEGLI INTERNI E AL PREFETTO DI COSENZA, PER LE VERITA’ NASCOSTE SUL BILANCIO E SUGLI INCARICHI ESTERNI





CARIATI – Il sindaco, Filippo Giovanni Sero, “abbia uno scatto d’orgoglio e rassegni immediatamente le dimissioni, ponendo fine al suo mandato con dignità”.
È la richiesta, pesante, di Mario Sero, capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, all’indomani della dura requisitoria dell’Udc che ieri, senza mezzi termini, citando due delibere della Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per la Calabria, aveva biasimato presunte “irregolarità” contabili.
“Al di la delle gravissime censure mosse dalla Corte circa l’esercizio finanziario dell’anno 2007, i richiami e le “raccomandazioni” circa l’assunzione di personale esterno e le norme regolamentari sull’affidamento di incarichi di consulenza e collaborazione a personale esterno – commenta Mario Sero - quello che veramente trovo sconcertante e che di tutto ciò, nonostante la stessa Corte dei Conti abbia disposto l’immediata informativa al consiglio comunale ed ai consiglieri, l’amministrazione civica, in persona del sindaco, del presidente del consiglio comunale e dei suoi autorevoli esponenti della giunta, disattente i dettami dei magistrati contabili e nasconde tutto”.
Se nulla è stato portato a conoscenza dei consiglieri di opposizione, l’esponente del Pd presume che lo stesso “sia accaduto per quelli della maggioranza, molti dei quali accettano le decisioni dell’esecutivo limitandosi, supinamente, ad alzare la mano in in sede di approvazione di delibere”.
Per Mario Sero si pone una “grave questione morale” che certifica “il fallimento politico, programmatico, economico e finanziario di questa amministrazione finita nell’occhio del ciclone anche da parte della Procura della repubblica di Rossano. Qualcosa non quadra: il sindaco si spieghi”.
Ed a favore di “un’azione politica decisa, forte ed irrefrenabile tendente a chiedere lo scioglimento della consiliatura investendo del problema il Prefetto, il Ministero degli interni ed ogni altro organo preposto al controllo della legalità” si schiera la consigliera di Italia dei valori, Rita Cosenza.
La Cosenza rammenta il “tanto sbandierato vessillo della trasparenza amministrativa: che fine ha fatto? Per non parlare della legalità. Pur non entrando nel merito dei rilievi contestati, che appaiono gravissimi, mi preme sottolineare l’insolenza di un’amministrazione che non rispetta il consiglio comunale democraticamente eletto dai cittadini. A questo punto ritengo che il massimo responsabile istituzionale dell’intera vicenda sia il Presidente del consiglio comunale il quale, semmai ce ne fosse ancora bisogno, ha dimostrato di non interpretare il suo ruolo di super partes a garanzia dell’assemblea civica. Noi dell’Italia dei Valori, chiediamo con forza le dimissioni del sindaco e lo scioglimento del Consiglio comunale, per tutti i motivi espressi dalla Corte dei Conti e per le continue bugie che in tutti questi anni ci hanno “raccontato” i nostri amministratori e per le tante verità nascoste ai cittadini, che sono poi sono quelli che hanno riposto la fiducia nel primo cittadino e nella sua squadra”.
Per la cronaca, le delibere “incriminate” erano state rimesse, sta scritto nei provvedimenti, “al Presidente del consiglio comunale ed al sindaco affinché ne diano urgente comunicazione al predetto Consiglio comunale per “l’adozione delle necessarie misure correttive”, come stabilito dall’art. 1, comma 168, della legge n. 266/2005.
Le determinazioni che saranno assunte dal Consiglio comunale dovranno essere
sollecitamente comunicate a questa Sezione regionale di controllo, per quanto di ulteriore”.
Il pONTE vi terrà informati sulla vicenda.

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