EMIGRAZIONE: LOIERO A BERLINO INCONTRA COMUNITA’ CALABRESE





BERLINO, 12 NOV – Una comunità vivace, in gran parte integrata, impegnata in ruoli di responsabilità, rispettata. Sono i calabresi che vivono in Germania, i cui rappresentanti si sono incontrati nella sede dell’Istituto italiano di cultura dell’Ambasciata d’Italia a Berlino con il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, presente l’ambasciatore d’Italia a Berlino, il calabrese Michele Valensise, al quale il presidente ha portato in dono il libro di Leonida Repaci “Geografia dell’Anima”. E’ l’altra faccia della medaglia, la prima. La Calabria come terra d’emigrazione, prima ancora che terra d’immigrazione, quella che con il “modello Calabria” di cui Loiero e il regista Wim Wenders è diventata un esempio da seguire a livello nazionale e internazionale.
“Si è trattato di un incontro non solo sentimentalmente importante – ha detto Loiero – ma anche produttivo perché, grazie alle proposte dei nostri emigrati, è servito per aprire nuove porte alla Calabria che dovrebbe partecipare alla Fiera di Hannover, come sollecitato dall’esperti dell’emigrazione prof. Antonio Stigliano, in ruolo di protagonista e dovrebbe dare impulso a una Alta scuola medievalista “Gioacchino da Fiore” anche nel cuore dell’Europa proposta dalla associazione Heritage Calabria che ha il suo cuore a San Giovanni in Fiore, patria dell’abate. Anche con queste proposte ho avuto modo di toccare con mano quanto sia viscerale e intenso l’amore dei calabresi che vivono in Germania verso la regione di origine”.
E’ stata una missione di lavoro importante e intensa quella del presidente della Regione Agazio Loiero a Berlino che, invitato dai Nobel per la Pace, ha partecipato alla cerimonia per il ventennale della caduta del muro ed è intervenuto al Summit nella sessione inaugurale con Mickail Gorbachev, altri Nobel e il presidente della Commissione europea Manuel Barroso.
Loiero, però, ha voluto incontrare i propri corregionali e alcuni membri dei Comites che in Germania rappresentano una comunità attiva e coesa. Lo ha fatto assieme al suo portavoce Pantaleone Sergi, al dirigente regionale Nino Musolino e al funzionario del settore emigrazione Giosuè Dragone.
Ed è stato un incontro caloroso, nel corso del quale Loiero ha ricordato che l’immagine della Calabria non è solo quella che appare sui media, collegata alla criminalità organizzata, ma anche quella che è stata rappresentata al Summit dove è stato apprezzato il modello Calabria.
Prendendo spunto dagli input che sono venuti dalla sala Loiero ha ricordato l’importanza della lingua come fattore di aggregazione e ha dato impulso all’avvio di collaborazioni con le associazioni proprio su progetti inerenti la valorizzazione della lingua.

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