CROCIFISSO: ORDINANZA SINDACO CORIGLIANO CALABRO, NON SI TOCCA
(AGI) - Corigliano Calabro (Cosenza), 10 nov. - "Il comune di Corigliano Calabro, sulla stregua del ricorso presentato dallo Stato Italiano contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, ritenuto che il crocifisso esprime in Italia, in chiave simbolica, l'origine religiosa di valori civilmente rilevanti quali tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione della persona, liberta', solidarieta', rifiuto di ogni discriminazione, e considerando che l'esposizione del crocifisso in una sede non religiosa non assume un significato discriminatorio sotto il profilo religioso, poiche' rappresenta valori civilmente rilevanti che ispirano il nostro Ordine costituzionale, intima, tramite l'ordinanza N. 302 , N. di Prot. 47536, di mantenere il crocifisso nelle aule delle scuole del comune di Corigliano Calabro come espressione dei fondamentali valori civili e culturali dello Stato Italiano, perlomeno fino all'esito del Ricorso alla Corte Europea". E' quantro si legge in una nota diffusa dal municipio della citta' dello Ionio cosentino, Corigliano Calabro, a firma del sindaco Pasqualina Straface, del Pdl. "Il crocifisso restera' in tutte le aule delle scuole, cosi come in ogni aula pubblica. Il nostro governo ha gia' presentato ricorso ed accolgo con soddisfazione lo sdegno bipartisan della nostra classe politica sulla vicenda", dice ancora il sindaco di Corigliano. "La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al Cattolicesimo ma e' un simbolo della nostra tradizione. Nel nostro Paese credo che nessuno vuole imporre la religione cattolica, e tantomeno la si vuole imporre attraverso la presenza del crocifisso. E' altrettanto vero che nessuno, nemmeno qualche corte europea forse ideologizzata, riuscira' a cancellare la nostra identita'. Il crocefisso non e' soltanto un simbolo religioso, ma testimonia una tradizione millenaria, dei valori condivisi dall'intera societa' italiana", conclude la nota.