CALCIO TERZA CATEGORIA: VERGOGNOSO, DILETTANTI CARIATESI ALL’ASSALTO DEGLI OSPITI, SAN GIACOMO D’ACRI, LE SCUSA DEL SINDACO DI CARIATI AL COLLEGA DI ACRI
CARIATI – Francesco Loiacono - Una vergogna. Allo stadio Comunale di Cariati, l’altro ieri, è accaduto uno spregevole episodio di violenza durante la partita di calcio tra Nuova Cariatese e San Giacomo d’Acri, valida per il campionato di Terza Categoria.
Sugli spalti si registra la presenza di una buona cornice di pubblico, con i tifosi ospiti giunti in gran numero per sostenere la propria squadra.
Ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere un pomeriggio tranquillo, all’insegna del divertimento. Perché questo il calcio, soprattutto nei tornei dilettantistici, dovrebbe donare.
Intorno alla mezz’ora del primo tempo, in campo, gli animi iniziano a surriscaldarsi: i padroni di casa, che perdono tre uomini per infortunio, inveiscono contro gli avversari, accusati di praticare un gioco sporco e falloso, e contro il direttore di gara, il signor La Camera, che non redarguisce come dovrebbe i calciatori del San Giacomo.
Volano insulti e minacce ma nessuno si preoccupa eccessivamente dal momento che tali scambi di “complimenti” sono una routine negli incontri di calcio.
Nella ripresa gli acresi prendono il sopravvento e si portano sul doppio vantaggio, ma l’aria sul rettangolo verde resta pesante.
A metà della ripresa la scintilla che da sfogo all’incendio: tra un calciatore della Cariatese ed uno del San Giacomo partono le scazzottate.
Il pubblico deplora questi gesti? Per carità.
I tifosi locali, in preda alla follia, scavalcano la recinzione che delimita la tribuna ed invadono il campo, aggredendo e percuotendo il giocatore ospite, proponendosi come una sorta di paladini della giustizia in difesa del loro beniamino che aveva ricevuto il colpo proibito.
Ai precedenti invasori, pressappoco una ventina, se ne aggiungono altri, che aprono le danze ad una rissa epica, la quale coinvolge, oltre al tifo, quasi tutti i calciatori dell’una e dell’altra compagine, compreso qualche dirigente.
L’arbitro è colpito duramente all’altezza dello zigomo, riportando una grave frattura. In questa “guerriglia”, il San Giacomo, trovandosi fuori casa ed in netta inferiorità numerica, ha la peggio: due tesserati della società cosentina finiscono in ospedale e quasi tutti gli altri portano a casa i segni della lotta.
Alla fine gli acresi lasciano Cariati accompagnati da una consistente scorta.
Il sindaco cariatese, Filippo Sero, si è detto estremamente dispiaciuto per l’accaduto, ed ha rivolto al suo collega di Acri le più sentite scuse a nome di tutta la cittadinanza.
Si dice che la mamma degli imbecilli è sempre incinta e qui vogliamo esplicitare che, esistendo dappertutto la gente rozza e maleducata, non per questo deve essere condannata un’intera comunità.
A Cariati ci sono persone per bene che non meritano certa reputazione e che non si riconoscono nelle vili azioni di qualche villano concittadino.