L’OTTIMISMO DEL SINDACO DI CARIATI IN TEMA DI AMBIENTE VIENE SMENTITO ANCORA DAI DOCUMENTI INOPPUGNABILI PUBBLICATI DALLA REGIONE CALABRIA - DURA REAZIONE DI MARIO SERO (pd) CHE LANCIA UN APPELLO PREOCCUPANTE SUI PROGETTI DELLA BIECO






CARIATI – Il sindaco Filippo Giovanni Sero sta coi piedi per terra ed invita a non abbassare la guardia sul delicatissimo tema dell’ambiente, anche se pare definitivamente tramontato il progetto della costruzione di un inceneritore in località Pieditorto, nel comune di Scala Coeli.
Ma l’incontro dei sindaci del territorio con l’assessore regionale all’ambiente, Silvio Greco, che il Sero giudica “proficuo”, sembra aver lasciato strascichi polemici in ordine alla realizzazione di una discarica privata, sempre a Scala Coeli, per la quale la società Bieco avrebbe già completato l’iter burocratico.
Il primo cittadino di Cariati si ritiene soddisfatto dalle rassicurazioni fornite dal Greco: “Né l’inceneritore, né la discarica pubblica verranno realizzate in questo territorio. Possiamo dire che lo sforzo istituzionale e quello messo in campo anche dai cittadini, attraverso comitati e manifestazioni spontanee, insomma l’insieme dell’impegno istituzionale e della società civile, abbia prodotto dei risultati positivi”.
E sulla discarica privata, quella che ha fatto infuriare il Greco, incalzato dalle domande di un cittadino?
“Per la verità – commenta Sero - ancora una volta, si è confermato che il parere negativo espresso dal sindaco di Scala Coeli, Mario Salvato, attraverso una deliberazione del consiglio comunale, ma anche dai consigli comunali riunitisi in seduta congiunta a Cariati, ha bloccato la procedura della valutazione di impatto ambientale. Ci sono tutti i motivi, quindi, per ritenere che essa sarà negativa. Naturalmente, la presenza a Scala Coeli dei sindaci dei territori coinvolti (di primi cittadini ne mancavano almeno la metà, ndc) equivale ancora una volta a dire che eserciteremo la massima attenzione anche su questa vicenda che, per quanto conclusa a grandi linee, a mio giudizio presenta ancora un’ appendice sulla quale è bene vigilare”.
Alle affermazionie assicurazioni del sindaco di Cariati, replica il capogruppo del PD mario Sero il quale in una nota stampa afferma: Debbo constatare con rammarico che il Sindaco di Cariati diventa lui stesso “isterico”, e non il sottoscritto, quando gli si tocca il suo padrone politico senza il quale non siederebbe sullo scranno di primo cittadino di Cariati , è da tutti risaputo che il nostro Sindaco non ha autonomia politica decisionale dipendendo “politicamente” da suddetto padrone politico ; ma torniamo alla vicenda dell’interrogazione sulla discarica nel comune di Scala Coeli ; Il sindaco di Cariati come spesso gli accade,non è informato e non si documenta prima di inveire contro un consigliere di opposizione reo anche questa volta di avere fatto il proprio dovere ; Caro Filippo Giovanni Sero Ti informo nuovamente che la Regione Calabria-dipartimento 6 agricoltura Foresta e forestazione settore 5, in data 03.06.2009 con numero di protocollo 24728 a firma del dirigente dott. Giuseppe Oliva “HA ESPRESSO PARERE FAVOREVOLE NEI RIGURADI IDROGEOLOGICI E FORESTALI ed ha “ MANIFESTATO NULLA OSTA DI COMPETENZA” in favore della ditta Bieco srl per la realizzazione di una discarica di rifuiti speciali non pericolosi in località pipino del comune di Scala Coeli; Detto provvedimento ufficiale ,che dovresti conoscere ,prima di abbaiare alla luna, è in mio possesso e potrò fornitene una copia se lo vorrai oppure potrai richiederlo direttamente alla Regione Calabria al dipartimento sopra indicato ; Non c’era e non c’è nel mia interrogazione nulla di strumentale, ne la volontà da te “fantasticata” di dividere il territorio sulla delicata questione ambientale ; dovresti riconoscere, invece, che solo grazie all’opposizione consiliare di Cariati ed alle richieste di consiglio comunale allargato a tutto il territorio si sono ottenuti i risultati del no alla discarica e del no al termovalorizzatore ; vai a rileggerti la cronoca giornalistica e scoprirai chi per primo ha lanciato l’allarme sul progetto della discarica(forse e proprio questo che ti brucia) ; quanto alla dichiarazione a mezzo stampa rilasciata dal consigliere Leonardo Trento ,in data 10.10.2009, gradirei conoscere la Tua posizione in merito atteso che nel comunicato stampa in oggetto ,pieno come al solito di invettive nei miei confronti, non ne fai cenno (STRANAMENTE) sei o non sei d’accordo con Leonardo Trento per la realizzazione di un progetto “di recupero e valorizzazione dei rifuiti al quale insieme ai sindaci stiamo già lavorando con la costruzione di un micro ambito territoriale ottimale”? Per il resto del comunicato stendo un velo pietoso !!!!!!
Mentre continua la “guerra dei Sero” possiamo constatare che non tutti i fatti sono rose e fiori, perché a guardare la documentazione che concerne il tema (facilmente reperibile in internet all’indirizzo www.assagri.regione.calabria.it) le cose sarebbero diverse.
Il dirigente del dipartimento regionale 6, agricoltura, foreste e forestazione settore 5, il 3 giugno scorso, alla terza conferenza dei servizi sull’argomento, concede “parere favorevole nei riguardi idrogeologici e forestali”, alla Bieco S.r.l., con sede in Rossano, per la realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi in agro del comune di Scala Coeli, località Pipino”.
È doveroso sottolineare che la provincia di Cosenza esprime per ben due volte (il 15 aprile ed il 18 maggio 2009) parere negativo alla richiesta, in contrasto coi convincimenti positivi (20 aprile 2009) dell’Arpacal, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Calabria, dipartimento di Cosenza, e del sindaco di Scala Coeli, Mario Salvato, manifestato il 20 maggio 2009.
Insomma, con buona pace dell’assessore regionale all’ambiente Silvio Greco, la discarica, che occupa una superficie complessiva di oltre due ettari, si farà.
E non potrebbe essere altrimenti, considerato che la Bieco, già il 18 ottobre del 2008 stipula contratto preliminare di vendita con la proprietaria del terreno e subito dopo presenta alla regione regolare progetto che, allo stato, sembra essere andato a buon fine.
L’intera pratica, ovviamente, è stata seguita dal dirigente generale del dipartimento politiche dell’ambiente: perché l’assessore Greco dice di non sapere?








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