'NDRANGHETA: LA DIA DI CATANZARO SEQUESTRA BENI PER 60 MLN





(AGI) - Catanzaro - Una vasta operazione contro la 'ndrangheta e' scattata all'alba nel crotonese. Nel mirino di un centinaio di uomini della polizia di Stato e' la cosca dei cosiddetti 'Papaniciari'. Gli agenti stanno eseguendo perquisizioni e altri provvedimenti disposti dalla magistratura a conclusione di una complessa attivita' investigativa su questo segmento della 'ndrangheta che ha portato all'individuazione di beni immobili per almeno 35 milioni di euro. Una stima "per difetto", ha spiegato il questore di Crotone, Giuseppe Gammino, in una dichiarazione al GR Uno Rai. I provvedimenti di sequestro riguardano appartamenti, ville, terreni agricoli, diverse societa' ed anche - "queste non mancano mai anche in questi ambienti" - onoranze funebri, e un villaggio turistico, oltre a proprieta' nel veronese e nel mantovano, il tutto riconducibile al clan dei 'Papaniciari', un gruppo ritenuto molto pericoloso sul territorio di Crotone, a cui carico ci sono - ha spiegato ancora il questore - fatti criminosi. Il nome alla cosca deriva dal fatto che il epicentro sarebbe localizzato nel quartiere di Papanice, nel capoluogo crotonese.Beni per 60 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Catanzaro, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia, a Giuseppe Prestanicola, 57 anni, indicato come elemento vicino al clan Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia). Prestanicola si trova in carcere dal febbraio scorso quando venne arrestato nell'ambito dell'operazione 'Autostrada' relativa ad infiltrazioni mafiose nei lavori relativi all'adeguamento della Salerno-Reggio Calabria. Tra i beni sequestrati, diverse attivita' imprenditoriali. L'operazione ha il nome in codice "Dirty investiments" (investimenti 'sporchi', in buona sostanza illegali, ndr) ed e' finalizzata - come detto in una nota del Viminale - ad "aggredire patrimoni mafiosi indebitamente accumulati". Oltre a personale della Squadra Mobile di Crotone stanno operando uomini dello SCO, Servizio Centrale Operativo, e dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato. L'attivita' investigativa che ha portato al blitz scattato all'alba contro la cosca dei 'Papaniciari' nel crotonese e' stata condotta da una specifica equipe investigativa composta dalla Squadra Mobile di Crotone e dal Servizio Centrale Operativo, con impiego di investigatori esperti nel settore patrimonialistico. Lo riferisce il Viminale in una nota che riassume i risultati del blitz che vede impegnato un centinaio di uomini. Il decreto di sequestro beni a carico dei 'Papaniciari' e' stato emesso dal Tribunale di Crotone nel quadro di una mirata inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Crotone e dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro. I beni sequestrati hanno un valore stimato - "per difetto", come ha detto il questore di Crotone, Giuseppe Gammino - in 35 milioni di euro.

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