Sanità: TAC , potenziamento dei laboratori e l’istituzione del polo paditrico lo garantisce il segretario del circolo del Partito Democratico di Cariati Fausto Sero
CARIATI – Pasquale Loiacono - La diagnostica per immagini dell’ospedale “Vittorio Cosentino” sarà presto potenziata con l’arrivo della Tac ed il potenziamento dei laboratori esistenti.
Inoltre, il presidio sarà sede di il polo geriatrico di riferimento per tutto il territorio e, alla lungodegenza minima, si affiancheranno, distendendo i margini d’intervento, l’assistenza esterna e riabilitativa, la cura e la riabilitazione domiciliare.
È quanto garantisco il segretario del circolo del Partito democratico, Fausto Sero, a seguito di un suo incontro occorso con il governatore calabrese, Agazio Loiero, e con il direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale, Franco Petramala.
"Abbiamo avuto due colloqui – spiega Sero - assai proficui e assolutamente utili, sul doveroso coinvolgimento delle realtà locali nei processi di razionalizzazione della rete ospedaliera nel suo complesso, che hanno offerto la possibilità a tutti di avviare un chiarimento in ordine alla riorganizzazione funzionale delle strutture ospedaliere di Cariati”, giacché è doveroso “dare un ruolo importante alle comunità locali nella fase di programmazione, di verifica e controllo delle aziende sanitarie e degli ospedali, anche attivando comitati di partecipazione dell'utenza, con cui discutere e concordare le misure da prendere per dare la miglior assistenza possibile”.
Siamo in piena campagna elettorale, dunque appare naturale che fiocchino promesse (tanto non costano nulla) a destra e a manca, così Loiero, riferisce sempre Fausto Sero, “si è mostrato attento e sensibile alle questioni sollevate dal Pd cariatese ed ha ribadito come alla sanità i cittadini, giustamente, chiedono soprattutto prestazioni di qualità, senza attese né lungaggini burocratiche”.
Il direttore generale Petramala, dal canto suo, garantisce l’istituzione del polo geriatrico “inteso come una realtà nuova che superi la cristallizzazione della figura desueta e ospedaliera della geriatria tradizionale come prevista sinora”.
Il piano prevedrebbe un’indagine epidemiologica sulle “principali patologie degli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti, di concerto, in questo delicato studio di indagine conoscitiva, con le figure specifiche rappresentate da medici, fisiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali, operatori sociali, che monitorano perennemente il contesto sociale”.
In casa del Pd, insomma, si esulta: “Riteniamo, senza enfasi o toni reboanti, di avere ottenuto, con la forza e l’intelligenza delle proposte e del confronto democratico e civile, risultati concreti e positivi per l’intera comunità locale”.
Insomma, adesso tutti fanno a gara per chiederci un atto di fiducia. Ma qui la fiducia non basta: ci vuole l'atto di fede.