IL CLAMOROSO AUTOGOL DEL SINDACO DI SCALA COELI - DISERTA VERGOGNOSAMENTE L’APPUNTAMENTO COI SUOI COLLEGHI NEL SUO COMUNE SENZA GIUSTIFICAZIONE - I CITTADINI: MARIO SALVATO STIA A CASA O RASSEGNI LE DIMISSIONI




IL CLAMOROSO AUTOGOL DEL SINDACO DI SCALA COELI



CARIATI - Incredibile.
Saremo pure di parte (di quale parte?) ma il fatto che il signor sindaco di Scala Coeli, Mario Salvato, abbia disertato l’incontro dell’altra sera, nel suo comune, con il professor Paul Connet, (unanimemente riconosciuto come la massima autorità mondiale in tema di sostenibilità ambientale) ci lascia davvero esterrefatti.
Il docente americano, presenti i sindaci della zona, ha spiegato, e questa è una sua opinione, le ragioni per le quali gli inceneritori sono dannosi per il territorio e la salute dei cittadini.
Ma che ti fa il buon Salvato?
Si defila ed, anzi, fa distribuire, dopo avere imposto, pare, alla sua giunta di non partecipare (sembra, pena la destituzione) degli opuscoli stampati a cura della sua amministrazione nei primi giorni di giugno del 2009.
Cioè un paio di settimane dopo avere firmato l’accordo capestro con il commissario all’emergenza dei rifiuti in Calabria, Goffredo Sottile, attraverso il quale, “l’illuminato” sindaco dava parere favorevole alla costruzione di una mega discarica nel territorio del suo comune.
Si tratta di un opuscolo, mutuato da fonti inadeguate e truffaldine, che, in sintesi, esalta la bontà di discariche e termovalorizzatori, giusto per mettere a tacere gli “ignoranti”scalesi.
Rammentiamo che il “buon” primo cittadino scalese, messo alle strette dai suoi colleghi del territorio e dalla protesta popolare, spontanea, fa un passo indietro e declama: “Noi non vogliamo diventare la pattumiera della Calabria”.
Bravo, ben detto.
Ma non è assolutamente convinto, anche se le altre municipalità lo delegano a trattare con il citato commissario e l’assessore regionale all’ambiente.
Abbiamo più volte scritto che quell’incarico era, ed è, sostanzialmente fittizio o, per dirla tutta, una burla: come affidare la guerra contro il terrorismo a Bin Laden e per dirla alla scalese “i peculi auru lupo”.
Ma tant’è: il Salvato “scomunica” anche i sindaci del territorio e, senza giustificazione, non solo si “nasconde”, ma non manda nessuno della sua onorevole squadra di giunta a rappresentarlo.
Un atto di scorrettezza inaudita, pacchiana e sospetta verso chi ha “onorato” Scala Coeli con la sua presenza.
Cosa aspetti il Salvato a tiare i remi in barca, ora che è palese l’inganno che si ostina a consumare a danno della sua gente è un mistero o, se vogliamo, un chiarissimo sillogismo di cui utilizzatore ultimo, come si dice di questi tempi, è lui ed unicamente lui.
Di certa gente, che si arroga il diritto, seppur legittimo, di indirizzare i destini della gente, trattandoli come carne da macello, non sappiamo cosa farne.
Qualche idea l’avremmo, ma noi, per buon gusto ed educazione, lasciamo che l’immaginino altri.

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