Terravecchia: Il TAR rigetta il ricorso della lista "Uniti per Terravecchia" e conferma Mauro Santoro sindaco
Il Tar della Calabria, sezione di Catanzaro, ha messo la parola fine alla lunga diatriba elettorale, che si trascina da un anno, tra il sindaco pro tempore, Mauro Santoro, sostenuto dalla lisa civica “Sos”, e la candidata avversaria,Giuseppina Tangari, della colazione “Uniti per Terravecchia”.
Rammentiamo che il 14 aprile 2008 lo scontro fra i concorrenti finì in assoluta parità: 314 voti ciascuno. Sicché si ricorse al ballottaggio: un turno al cardiopalma che decretò, seppure per un solo voto di differenza, la vittoria di Mauro Santoro.
Fu l’inizio di un lungo braccio di ferro a suon di ricorsi e di una sostanziale “frattura”, dura a morire, tra i cittadini del minuscolo borgo.
“La seconda chiamata alle urne – spiegò allora il neo sindaco Santoro - ha confermato sostanzialmente un fatto che per noi è storico, in tutti i sensi. Sicché la lista perdente ripropone il ricorso sostenendo che delle schede a noi attribuite presentavano dei segni che potevano essere intesi come indicazioni di riconoscibilità. Noi abbiamo proposto un ricorso incidentale con le nostre controdeduzioni, contestando, ovviamente, l’istanza degli avversari. In pratica, riteniamo che alla lista numero 2 siano stati attributi delle schede che riportavano dei nomi inesistenti, ma in democrazia, le regole devono valere per tutti: chiediamo che laddove dovessero essere annullate le nostre schede, che vengano invalidate anche le loro”.
Ora il sindaco è, coi crismi della legge, ancorché ci fosse qualche dubbio, il primo cittadino di Terravecchia: “Ma non avevo alcun problema, perché ho sempre creduto e rispettato le legittime decisioni degli organi preposti al controllo. Ero, e resto, il sindaco di tutti i terravecchiesi, e mi auguro che finiscano certe scaramucce che non ci appartengono per storia, cultura e tradizione. Fra i miei compiti c’è anche quello di pacificare gli animi, ed è per questo che, ancora una volta, chiedo alle opposizioni, di assumere atteggiamenti rispettosi delle istituzioni e dei cittadini tutti. Quassù deve ritornare la concordia ed il rispetto, quella che ci appartiene da sempre”.