MOMENTI TERRIBILI PER LEONARDO FUNARO RIMASTO ISOLATO. “HO CHIAMATO LA PROTEZIONE CIVILE RISULTATA ASSENTE, ALLORA MI SONO RIVOLTO AI VIGILI DEL FUOCO”. -- CARIATI CENTRO DA TRE GIORNI SENZA ACQUA






CARIATI – Il maltempo che sta flagellando la costa jonica non ha provocato gravi danni nel territorio di Cariati, ma ha riaperto una vecchia “ferita” che rasenta l’assurdo: un’intera famiglia, quando piove più di tanto, rimane letteralmente segregata nella proprio abitazione o, se è fuori, non riesce a raggiungerla.
Il capofamiglia, Leonardo Funaro, non ne può più: “Vivo un dramma che non è determinato dalla natura, ma dall’incuria umana che ha stravolto l’assetto idrogeologico della zona”.
Siamo in contrada Salice, nella campagna a sud dell’abitato: qui è un susseguirsi di vigneti ed oliveti; per raggiungere la casa dei Funaro si deve percorrere una stradina comunale, ma le infrastrutture per il deflusso delle acque non esistono più o, meglio, versano in tale stato di abbandono da provocare continuamente lo smottamento della lieve collina a ridosso della carreggiata.
È praticamente impossibile arrivare fino alla casa; non ce l’hanno fatta nemmeno i vigili del fuoco del distaccamento di Cirò Marina che questa mattina hanno addirittura transennato la stradina: da qui non si passa. Troppo pericoloso
E la famiglia?
È in casa da due giorni. Significa niente scuola per i due figli, né lavoro per marito e moglie.
“Ho chiamato come sempre – ci spiega il signor Funaro al telefono - i competenti uffici comunali e anche le forze dell’ordine. La protezione civile, mi hanno detto i carabinieri, non risponde, eppure siamo in stato di allerta e dovrebbe essere a disposizione 24 ore su 24.. E se qualcuno della mia famiglia dovesse avere necessità, per esempio, di cure mediche, a che santo dobbiamo votarci? Ho scritto decine di volte al sindaco, ma non ho mai avuto risposte convincenti: spendono ogni volta migliaia di Euro per liberare la strada dal fango, mentre sarebbe infinitamente più economico metterla in sicurezza una volta per tutte. Siamo dinanzi ad un vero e proprio sequestro di persona e ad un attentato alle libertà fondamentali dell’individuo. La legalità in questo paese non può essere solo il premio Herakles o la tarantella. Ora ci mancava pure la beffa dei vigili del fuoco”.
In attesa che qualcuno procuri un elicottero alla famiglia Funaro, la speranza è che Giove Pluvio si plachi.
Ma l’inverno si preannuncia lungo: “Io questa casa l’ho costruita con anni ed anni di lavoro e sacrifici assieme a mia moglie – dice orgoglioso Leonardo Funaro – e da qui non me ne vado”.
Intanto, da tre giorni a Cariati centro manca l’acqua (quella dei rubinetti, s’intende) e tanta gente sta provvedendo con quella che cade dal cielo: una manna.
Che qualcuno si faccia avanti, per favore.


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