I mali dell’attuale amministrazione? Tutta colpa del vecchio esecutivo Per Critelli l’attuale esecutivo sarebbe afflitto da una sorta di “torcicollo”





CARIATI – Pasquale Loiacono - “Ogni qualvolta c’è un problema, e succede spesso, l’amministrazione civica retta dal sindaco Filippo Giovanni Sero, invece che assumersi le proprie responsabilità, non fa altro che volgersi al passato, ed al passato addebitare ogni responsabilità dei mali odierni, come se i tre anni della sua gestione della cosa pubblica fossero trascorsi invano”.
È lapidario Tommaso Critelli, consigliere comunale della Lista per Cariati che occupa gli scranni della minoranza civica di Palazzo Venneri.
L’attuale esecutivo sarebbe afflitto da una sorta di “torcicollo”, atteso che non “vuole, o non riesce a vedere un fallimento amministrativo evidente”.
Se la coalizione di maggioranza “è sull’orlo del baratro e non sa rispondere alle esigenze dei cittadini, ci chiediamo a cosa mai possa servire l’esercizio, sterile, di addossare miserie, carenze e privazioni alla ex amministrazione, cessata da 4 anni. Probabilmente il governo locale non riesce a trovare altre giustificazioni ad una decadenza sociale e morale che, francamente, non ha precedenti nella storia cariatese”.
Qualunque problema, privo di risoluzioni, è “da ricondurre alla vecchia coalizione, come se il tempo si fosse inesorabilmente fermato: un’ottima attenuante per non spiegare una conduzione insipida, caratterizzata unicamente dalla spasmodica ricerca dell’interesse personale o di quello di amici e parenti”.
Eppure ci si dimentica che molte “delle opere pubbliche in corso di realizzazione sono il frutto di quella sciagurata consiliatura coordinata dall’ex sindaco Domenico Arcudi, frettolosamente archiviato come l’origine di tutte le disgrazie cariatesi”.
L’augurio di Critelli, che preferisce non scendere “oltre in polemiche sterili per non avvelenare un clima politico già incancrenito, è che davvero si possa serenamente prendere atto della propria coscienza di umili servitori del popolo, assumendosi tutti i carichi che derivano da una funzione così delicata, come quella di amministrare un comune, ancorché depredato, che per storia e tradizioni è uno dei più importanti della Calabria”.
L’invito: “Si cambi registro e si dica alla gente come realmente stanno le cose, confinando menzogne e falsità. Solo così tutti saremo pronti a dare il nostro contributo di cariatesi che amano Cariati”.

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