IL CONSIGLIERE COMUNALE DEL PD, MARIO SERO, HA PRESENTATO TRE INTERROGAZIONI CHE INTERESSANO IL CONCORSO DEI VIGLI, IL TERMOVALORIZZATORE E DIFESA DELL’AMBIENTE
CARIATI – Pasquale Loiacono - Lavoro ed ambiente: sono i temi di tre distinte interrogazioni presentate ieri mattina dal capogruppo del Partito democratico, Mario Sero, al presidente del consiglio comunale, Cataldo Minò, ed al sindaco Filippo Giovanni Sero.
Il Sero chiede di sapere “quali iniziative politiche ed amministrative si intendono adottare al fine di assumere i dieci vigili urbani a part-time e di cui alla delibera di giunta municipale del 15.05.2008”.
Le domande di partecipazione al concorso, “oltre trecento”, non sono state ancora vagliate dalla commissione esaminatrice che “il governo locale tarda immotivatamente a nominare”, nonostante l’organico degli agenti sia ridottissimo e “si trova nella impossibilità di salvaguardare il territorio ed adempiere a quanto di competenza”.
La cannonata politica, tanto per diradare le prime nuvole autunnali: Mario Sero è convinto che il compimento del concorso “impedirebbe a qualche politico locale ”il malcostume” di ricorrere alla promessa del posto in cambio di voti e di fondare la propria fortuna politica sul bisogno di giovani disoccupati, indifesi e pertanto deboli”.
Rammarico al veleno accompagnato da laconica rassegnazione: “Tanto siamo abituati ai metodi di questa amministrazione, la quale riempie le “caselle” vuote in organico con parenti, amici e asini”.
“Ciclone Sero” rispolvera la questione, affatto sopita, della costruzione di un inceneritore nel comune di Scala Coeli, in una zona ad un tiro di schioppo da Cariati e baricentrica rispetto all’intero bacino del Basso Jonio: “Berlusconi ha intenzione di realizzare in Calabria, in tempi brevi, un secondo termovalorizzatore al servizio dei comuni situati nella Calabria del Nord (provincia di Cosenza). Mi permetto suggerire di adottare, in tempi brevissimi, iniziative politiche in difesa del territorio (così come è stato fatto, con successo, nei mesi scorsi) e della salute dei cittadini seriamente minacciata dalla diossina che verrebbe sprigionata dalla realizzazione di un impianto del genere”.
Ed infine, sempre in tema ambientale, Mario Sero, a seguito di un servizio del “Quotidiano” sulla consistente presenza di numerose lastre di amianto sul greto del Fiume Nicà, chiede quale sia la volontà politica della maggioranza rispetto a questa emergenza che, spiega, avrebbe “dovuto essere già risolta lo scorso anno, quando l’esecutivo comunicò di avere ottenuto dalla regione Calabria un finanziamento di 150 mila Euro da impiegare allo scopo. Quel denaro era una bufala per tacitare le proteste? In caso contrario, ecco la domanda semplice semplice; quei soldi come sono stati spesi?”.