'NDRANGHETA: BENI PER 55 MLN SOTTO SEQUESTRO NEL REGGINO
(AGI) - Reggio Calabria.- La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria sta eseguendo il sequestro del patrimonio e dei beni personali, societari, aziendali e finanziarie di un imprenditore della Piana di Gioia Tauro, coinvolto, nel maggio dello scorso anno, nell'operazione della DDA della citta' dello Stretto sulla costruzione e gestione del mega centro commerciale "Porto degli Ulivi di Rizziconi. Il valore dei beni e' stimato sui 55 milioni di euro. Il provvedimento di sequestro e' stato emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del tribunale reggino che ha accolto la richiesta avanzata in tal senso dalla Procura Distrettuale. I particolari dell'operazione saranno resi noti, questa mattina alle ore 11, nel corso di una conferenza stampa, dal procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone.I beni sequestrati nelle prime ore di questa mattina dalla Dia di Reggio Calabria sono di proprieta' di Pasquale Inziatari, gia' esponente dell'Udc (sospeso dal partito), e gia' vice sindaco ed assessore comunale a Rizziconi (Reggio Calabria). Inzitari, che e' genero del presunto bosso della 'ndrangheta Domenico Rugolo, era anche il cognato di Nino Princi, imprenditore, morto dopo essere rimasto gravemente ferito in seguito all'esplosione di una bomba che ignoti avevano collocato sotto la sua autovettura, parcheggiata sotto casa. Arrestato nel maggio dello scorso anno, oggi si trova agli arresti domiciliari. Nel periodo in cui Inzitari ricopriva la carica di vice sindaco a Rizziconi, secondo quanto accertato dagli inquirenti, il Consiglio comunale diede il via libera al cambio di destinazione d'uso di alcuni terreni sui quali venne poi realizzato il centro commerciale "Parco degli Ulivi". I terreni vennero acquistati, a prezzo agricolo, da alcuni prestanome della cosca Crea e poi passarono alla societa' "Devin", di cui Inzitari era socio, che realizzo' il centro commerciale.