PIETRAPAOLA: IL CAPOGRUPPO DELL'OPPOSIZIONE AL COMUNE, LUCIANO PUGLIESE DENUNZIA IL DISSERVIZIO DELL'UFFICIO POSTALE "POCO PERSONALE E VECCHI PC CHE NON FUNZIONANO"






PIETRAPAOLA - Lunghe file alle Poste di Pietrapaola Stazione, in realtà allocate nel limitrofo comune di Mandatoriccio, nella zona Marina: un rassegnato dipendente alle prese con “ferri del mestiere” obsoleti ed un’unica interminabile coda.
Così, sia d’inverno che d’estate (quando il numero dei clienti aumenta a dismisura) la sola, povera, persona addetta allo sportello non può chiaramente garantire quello che si dice “un servizio efficiente”.
La denuncia del disservizio, fatta salva, ovviamente, la grande diligenza, cortesia ed applicazione della responsabile della struttura, è del capogruppo di opposizione della lista “L’altra Pietrapaola”, Luciano Pugliese, il quale racconta: “Ci sono giorni in cui si finisce per aspettare delle ore per una semplice raccomandata, ma il momento peggiore arriva all’inizio di ogni mese, quando gli anziani devono ritirare la pensione”.
La situazione è talmente paradossale e seria da convincere il Pugliese a raccogliere una sorta di “diario della sofferenza”: “Il primo luglio scorso una signora è arrivata all’ufficio postale che erano le 6.30 del mattino sperando di evitare la coda straziante, ma a rubarle l’idea c’è un signore giunto lì addirittura prima di lei. I due hanno atteso circa due ore davanti all’ufficio (mentre altri si univano alla fila), la cui apertura è alle 8, senza contare che il computer deve “riscaldarsi” prima di iniziare la giornata”.
Il bisogno aguzza l’ingegno, e così il mese successivo qualcuno ha pensato bene di mettersi in coda fin dalle prime luci dell’alba, intorno alle 4: “Niente da fare, perché un’ora dopo le persone anziane erano oltre 50”.
E continuiamo con gli episodi di qualche giorno fa: “Il primo settembre, confidando nella fine della stagione turistica, gli ottimisti speravano che il peggio fosse passato. Si sbagliavano. La martoriata dipendente dell’ufficio postale è sempre estremamente puntuale, ma i suoi sforzi non servono a molto. L’attesa aumenta, ma fuori dell’angusto e fatiscente atrio. Qui, il sistema del “numeretto” è lontano anni luce. Molto meglio il classico “chi è l’ultimo?”. Pugliese rammenta, ma è risaputo, che quello di Pietrapaola Stazione è uno dei cosiddetti “uffici di frontiera”.
Posto a ridosso della statale 106, è meta continua di centinaia di clienti di tutti i comuni della costa.
Il problema, confida il capogruppo, “non è mai stato affrontato dall’amministrazione civica di Giandomenico Ventura che in questo periodo ha ben altro a cui pensare, tra un lotto di terreno da edificare e l’altro da negare. Figurarsi se a qualcuno passa per la testa di mettere in piedi un ufficio postale degno di questo nome, decoroso per cittadini e per l’incolpevole direttrice”.





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