LE PROVOCAZIONI DEL PONTE-ONLINE: CARIATI LA CITTA' DELL'AMORE
Ad un nostro estroso lettore è balenata un’idea tanto semplice quanto geniale: perché non trasformare Cariati in “Città dell’amore”?
Ed ecco la proposta che, d’un sol colpo, risolverebbe molti dei problemi che ci rendono difficoltosa l’esistenza quotidiana.
Il nostro amico parte da un dato obiettivo: visto che la gloriosa squadra di calcio, la Cariatese, non esiste più e che, di conseguenza abbiamo a disposizione due stadi comunali, possiamo utilizzare questi ultimi come spazi controllati adibiti all’esercizio più antico del mondo.
Insomma, trombare con serenità e senza alcun patema d’animo.
Intanto, negli spazi pubblici troverebbero posto servizi igienici, distributori automatici di bibite, sigarette, merendine, preservativi, Viagra, salviettine umidificanti e tutto l’occorrente per una sana scopata.
Si potrebbe accedere, ovviamente dall’imbrunire, pagando alla cassa una modesta somma di danaro correlata al tempo che si presume necessario per una discreta copula: ovviamente sono previsti forti sconti per chi ha problemi di eiaculatio precox.
A pagamento potrebbero essere quei rapporti con le sfortunate ragazze che attualmente bazzicano sulla 106, per lo più nei pressi di Sibari. Sarebbe un’operazione di alta sensibilità, giacché toglieremmo dalla strada decine e decine di ragazze infelici e sfruttate dai delinquenti della criminalità organizzata.
Le casse del Comune, finalmente, disporrebbero di costante liquidità e si potrebbero raccogliere tutti i rifiuti ingombranti che sono in città; climatizzare il Cinema Teatro; fornire di energia elettrica il Porto; fare in modo che l’autobus del trasporto pubblico urbano passi davvero da Contrada Santa Maria; accalappiare le decine di cani randagi che circolano liberamente in ogni strada; rifare il manto stradale della zona marina; controllare la potabilità dell’acqua che arriva nelle case.
Ecco che fare all’amore paga. Eccome.