OSPEDALE - RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LE DICHIARAZIONI DI FRANCESCO COSENTINO SUL DOPO BLOCCO STRADALE
COMUNICATO STAMPA
UDC - CARIATI
Le ultime dichiarazioni del DG dell’ASP di Cosenza Petramala, in merito alla problematica del Nosocomio cariatese, non fanno altro che dimostrare che di lui e di chi anche ultimamente ha fatto incetta di voti nel nostro territorio, non si può e non è più il caso di fidarsi.
Se la Dirigenza dell’ASP di Cosenza negli ultimi tempi, avesse dedicato un po’ più di tempo a tentare di trovare soluzioni più condivise ed eque ai tanti problemi che riguardano la sanità provinciale, invece che dilettarsi nella composizione di una delle tante liste che hanno affiancato il riconfermato Presidente della nostra Provincia, On. Mario Oliverio e se essa, al contrario, avesse sfruttato il proprio potere gestionale non per tornaconti politico-elettoralistici ma, magari, per tentare di mantenere le tante promesse fatte in questi anni ai cittadini di Cariati, forse sì che molti dei problemi della sanità provinciale e locale sarebbero stati risolti e la protesta dei cittadini di Cariati si sarebbe potuta evitare.
Ci dica il DG Petramala, finalmente e chiaramente, a pochi giorni dal “Piano di Rientro” regionale quale è, se esiste, una strategia di riorganizzazione sanitaria e per la tutela del diritto alla salute della gente dello Jonio Cosentino e di Cariati. Ad oggi, sembra che ci si muova senza alcuna logica e disegno di merito, effettuando tagli immotivati “a macchia di leopardo” ed infischiandosene delle esigenze e delle problematiche del territorio. Quanto detto, per di più, con una sanità regionale commissariata dal 2007, senza che ci sia ancora un ben individuato Atto Aziendale per l’ASP di Cosenza, senza un Piano Sanitario Regionale, con una Stazione Unica Appaltante che stenta a decollare e che risulta essere incapace di occuparsi dei bandi inerenti la spesa sanitaria.
Mi chiedo cosa abbiano fatto gli organismi e le autorità responsabili in questi ultimi mesi ed anni in cui bisognava intervenire per scongiurare i conti in “Rosso” di ogni singola Azienda Sanitaria ed un “crac sanitario” che sembra essere ormai alle porte? Ancora, mi sfugge cosa essi abbiano fatto per rendere più sicuri e funzionali i vari presidi ospedalieri della regione e chi controlla gli atti amministrativi posti in essere dalle varie ASP e nei vari presidi ospedalieri. Tutte disattenzioni alquanto strane e gravi!
Bisogna realizzare dei servizi alternativi, la dove se ne elimina qualcuno, congegnando un apparato tecnologico congruo alle esigenze del territorio. Determinati tentativi urgenti di riorganizzazione aziendale che, si trasformano solo in atti di favoritismo politico, finiscono per essere alquanto iniqui se realizzati sullo stato attuale della sanità locale, con le attuali disastrate condizioni viarie ed infrastrutturali ed in particolare, nel basso Jonio Cosentino, ancor prima della realizzazione dell’Ospedale Unico della Sibaritide.
È giusto che una partoriente, o che un infartuato, che un incidentato, o chi si debba operare di una semplice appendicite, abbiano meno probabilità di morire in determinate zone della Calabria che a Cariati? È giusto far pagare il Ticket sanitario senza che i cittadini possano usufruire di servizi sanitari efficaci, efficienti e sicuri?
È necessario, invece, cominciare ad interrogarsi oltre che sui numeri dei piccoli ospedali di periferia come quello di Cariati, che fin dalla sua nascita è riuscito a fornire un ottima offerta sanitaria al territorio, avendo pure i conti economici in regola, anche sui motivi, le cause ed i colpevoli dei grandi numeri deficitari della gestione sanitaria regionale e provinciale che, rischia da qui a poco dopo un drastico piano di rientro ed un ulteriore commissariamento.
Chi ha avuto ed attualmente ha responsabilità di governo regionale e sanitario dovrebbe avere il buon senso di fare autocritica e riflettere se sia il caso di continuare a nominare ed a tutelare, nel vitale ruolo della gestione della sanità regionale e provinciale, manager e dirigenti che hanno provato di essere inadeguati a ruoli di così grande responsabilità e che sono corresponsabili, almeno amministrativamente, di quasi tutti i casi di malasanità ed inadeguatezza sanitaria della nostra regione.
CARIATI 31/08/2009
IL RESPONSABILE PROVINCIALE DEL DIPARTIMENTO ECONOMIA DELL’UDC
Francesco Cosentino