L’ULTIMA CHIAMATA PER SALVARE L’OSPEDALE DI CARIATI ‘ LUNEDI SAPREMO L’ESITO DELL’INCONTRO CON IL PRESIDENTE LOIERO MOLTE LE RESPONSABILITA’ DI MANOVRA CONCESSE A PETRAPALA E ALLA REGIONE CALABRIA
Cariati – L’ospedale di Cariati non è in rianimazione ma è morto per mancanza di anestesisti. A tutto ha pensato il direttore generale Franco Petramala, che dopo aver chiuso tutti i reparti, è rimasto solo la medicina, ha dato l’ultimo colpo di grazia proprio in questi giorni di animata discussio, trasferendo quattro infermieri e due medici dell’ospedale di Cariati a quello di Rossano. Un altro schiaffo del direttore generale Petramala agli “allocchi” che ancora credono che arrivi qualcuno a dare ossigeno a tanti cittadini che hanno “ingrassato” di voti la Giunta Loiero e Oliverio.
Per troppo tempo le ultime amministrazioni comunali, i sindacati, il comitato pro ospedale, tutti i politici regionali e nostrani hanno solamente blaterato facendo credere che alla fine il problema “ospedale” sarebbe stato risolto. Si è creduto ciecamente alla reiterate bugie dei direttori generali che si sono occupati della sorte del “Cosentino” e alle promesse della Regione Calabria. Tranne la forte protesta di due anni addietro preparata e messa in atto da Raffaele Bombino, poi si è veleggiato sul buonismo, sull’attesa, sulle promesse, sulle lettere andata e ritorno a guida Comune. Oggi finalmente, nonostante il caldo torrido, le diverse serate di divertimento “offerte” dall’Amministrazione, tra una tarantella e scuole varie, purtroppo ci hanno servito e costretti a bere tanti “cafè” amari che hanno svegliato chi pensava di risolvere il problema con l’ottimismo e l’amicizia politica.
Sicuramente se c’era da completare qualche opera pubblica, qualche Santo in Paradiso alla Regione si trovava e l’opera si completava. Evidentemente per l’ospedale non si è fatto lo stesso discorso ed oggi ci vogliono i proverbiali “sette lonnovucchisi” per raschiarsi la faccia.
Sia molto chiaro non vogliamo dare particolare responsabilità o accusare nessuno, ricordiamo in sintesi solo quello che è successo e, noi del Ponte-online, possiamo dirlo ad alta voce senza arrossire che quanto sta succedendo oggi lo avevamo detto anni addietro e non ultimo nei mesi appena trascorsi, anche prima dell’intervento dei NAS. Ultimo atto ? il Pronto Soccorso, il mitico pronto soccorso che salvato tantissime vite umane oggi è diventato solo una “sala” di smistamento malati e nient’altro. Una vera vergogna, una mortificazione per una comunità che ha sempre “obbedito” supinamente al politico o alla politica di turno che ha prospettato solo promesse e nient’altro.
Vorremmo ricordare ai nostri navigatori di andare a rivedersi l’intervista e il filmato e le dichiarazioni di un anno fa, quando il direttore Petramala è sbarcato a Cariati, promettendo mari e monti compreso la TAC. Il giorno dopo, non solo non ha mantenuto gli impegni, ma iniziato la fase finale della chiusura dell’ospedale mentre ancora aspettiamo l’arrivo della TAC.
Giovedì 20 agosto, su richiesta dell’opposizione, proposta sposata dalla maggioranza, si è tenuta una manifestazione ed una passeggiata sulla 106. Oggi domenica 23 agosto, ancora lui, Raffaele Bombino, riprova a riscaldare gli animi e rimettere in moto quella manifestazione, messa a tacere con le solite promesse mai mantenute, mentre per lunedì 24 agosto nel corso della mattinata è previsto l’incontro tra il Presidente della Giunta Regionale Agazio Loiero, ed i sindaci che fanno parte della rappresentanza dei comuni del territorio, il comitato pro ospedale. Al presidente Loiero verrà ripresentata la stessa bozza già presentata due anni addietro e che non ha mai preso in considerazione.
Per la stessa serata è previsto un altro consiglio comunale, davanti allo spiazzale dell’ospedale per il resoconto dell’incontro che gli amministratori faranno ai consiglieri comunali e ai cittadini.
Riuscirà nell’impresa – miracolo la delegazione che andrà da Loiero ?
Si farà “abbindolare” ancora, come due anni addietro dalle solite promesse?
Abrà la forza di mostrare i muscoli e le palle?
E’ l’augurio di quanti giovedì scorso hanno partecipato alla manifestazione.
Per avere delle risposte basta aspettare lunedì pomeriggio.