Sgominata banda di narcotrafficanti Avevano una 'cellula' anche a Modena La 'ndrangheta e la camorra dietro la gang: fra gli arrestati anche un casalese che aveva gambizzato un imprenditore modenese Tre arresti a Cariati




FONTE IL RESTO DEL CARLINO

Modena, 5 marzo 2009. I carabinieri del comando provinciale di Ferrara hanno eseguito una massiccia operazione antidroga in collaborazione con i colleghi di Modena e di numerose altre città italiane (sono stati impiegati in tutto 200 uomini). Nell'ambito delle indagini sono state emesse dal Gip del Tribunale di Bologna 30 ordinanze di custodia cautelare (sei delle quali eseguite in carcere) nei confronti di 24 italiani e sei albanesi. L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga con l’aggravante di aver agevolato l’attività di un'organizzazione di stampo mafioso.
E proprio qui a Modena sono stati compiuti diversi arresti: le indagini hanno consentito infatti di sgominare una 'cellula' del traffico internazionale di droga che univa 'ndrangheta, camorra e malavita albanese.
L'attività investigativa, che si è svolta dal febbraio 2007 al febbraio 2009, ha svelato l’operatività di un gruppo criminale italo - albanese nel traffico e spaccio di cocaina e eroina, provenienti da Olanda, Germania ed Albania, destinati alle locali piazze di spaccio, e direttamente riconducibile alla cosca mafiosa Farao Marincola di Cirò. Nell'ambito delle indagini, infatti, i militari - oltre ad aver arrestato nove corrieri e un latitante - hanno sequestrato 6,6 chili di coca e 6 chili di eroina.
L'associazione criminale costituitasi a Modena, dopo aver 'importato' dall'estero gli stupefacenti, riforniva i grossisti per il successivo spaccio della droga nelle piazze locali. Gli indagati avevano tentato di eludere i controlli dell'investigatori, affidandosi alla sola comunicazione 'informatizzata': per le loro conversazioni utilizzavano principalmente email e il software Skype, che consente di telefonare via internet.
Tra gli arrestati spiccano Francesco Cannas, 32enne titolare di una tabaccheria a Modena, e il cugino 31enne Fiorenzo Santoro, domiciliato a Modena: secondo i carabinieri, i due erano ai vertici di una cellula radicata nella nostra città per conto della 'ndrangheta. Entrambi, insieme con una terza persona, sono accusati anche di favoreggiamento per aver aiutato gli ex latitanti Giuseppe Cariati e il capocosca Cataldo Marincola, ora detenuti, a eludere le investigazioni dell'autorità giudiziaria. La cellula aveva rapporti anche con altre organizzazioni di stampo mafioso, come i Casalesi e i Mancuso. E c'è anche Vincenzo Noviello, domiciliato a Casal di Principe e già arrestato a Cento (Ferrara) nell'ambito di un'indagine diretta dalla Dda di Bologna insieme ai carabinieri di Modena e Ferrara: l'uomo era entrato nell'inchiesta per l'episodio in cui era stato gambizzato un imprenditore modenese.
Nel modenese sono state emesse sette ordinanze di custodia cautelare in carcere: Antonio Bove, 26enne residente a Modena; Francesco Mario Cannas, 32enne residente a Modena; Mark Koceku, 27enne albanese residente a Modena; Arjan Nushi, 32enne albanese detenuto a Modena; Fiorenzo Santoro, 31enne domiciliato a Modena; Ciro Scarano, 47enne residente a San Cesario sul Panaro; Romolo Taddeo, 31enne residente a Modena. Gli inquirenti sono risaliti al livello superiore grazie anche alle intercettazioni telefoniche e alla collaborazione di un pentito.
In Calabria i Carabinieri della Compagnia di Rossano, in collaborazione all’Arma locale e alle Stazioni dei comuni limitrofi, hanno proceduto all’arresto di Raffaele Talarico, di 49 anni, Francesco Caruso, di 33 (il quale si trovava già detenuto ai domiciliari), e di Arcangelo Russo, di 36. Tutti volti già noti negli ambienti investigativi e giudiziari. Dopo le formalità di rito i tre sono stati associati alla casa circondariale di Rossano.

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