Salvati: “Alternativa è un modo di intendere la politica e di amministrare”




Dopo mesi di silenzio interviene Sergio Salvati a sostegno dell’Alternativa, la coalizione di cui è fondatore insieme alla candidata a sindaco Filomena Greco, Maria Elena Ciccopiedi e Francesco Cosentino, in vista della corsa a Palazzo Venneri. Criticato, e non poco, per le sue scelte che lo hanno portato qualche anno fa a una completa inversione di rotta dal punto di vista politico, rompe gli indugi e mette dei punti fermi che delineano la prosecuzione della sua via, va, infine, in affondo contro i diretti competitori, alcuni dei quali, ex compagni di partito. “Una scelta, la mia – esordisce - determinata dalla volontà di creare veramente un modo nuovo di intendere la politica e di amministrare il nostro Comune, basato sul confronto e sulla partecipazione diretta dei cittadini alle importanti e fondamentali scelte che dovranno essere assunte dalla futura amministrazione per fare uscire Cariati dal baratro in cui è finita. Abbiamo messo insieme questo progetto perché siamo persone libere da condizionamenti, capaci e vogliose di dare il proprio contributo disinteressato per una reale crescita sociale, morale ed economica della nostra comunità e ridare finalmente dignità a Cariati, dopo anni di totale incuria ed abbandono, non solo ambientale ed estetico – dice ancora – intendiamo l’Alternativa come un laboratorio politico che persegue l’idea di come organizzare la nostra città e renderla più vivibile e bella, difendendola dalla crisi che l’attanaglia e la violenta quotidianamente e che costringe interi nuclei familiari a trasferirsi al nord ed all'estero in cerca di lavoro. Lo spirito dell'Alternativa persegue esclusivamente gli interessi collettivi e non è fondata su un mero accordo di potere tra chi ha amministrato e sostenuto l'amministrazione uscente ed è, dunque, responsabile della disastrosa situazione in cui si trova Cariati, ed oggi è costretto per compiacimento altrui ad esprimere critiche e giudizi negativi della stessa, rinnegando addirittura se stesso, e chi, pur essendo stato per tanti anni un oppositore, anche “duro e puro”, si è recentemente ricreduto solo per tutelare i propri interessi personali e di bottega. Noi vogliamo invece essere leali nei confronti dei cittadini – conclude Salvati - non proponendo la farsa delle "larghe intese" giustificata come unica strada per ridare centralità al nostro territorio, ma che in realtà cela il tentativo di conservazione del potere e degli interessi esclusivi dei “soliti noti” a scapito degli interessi della collettività, con buona pace di tutti i cittadini che dalla politica si aspettano soluzione dei problemi e trasparenza.

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