PD “La scelta” in mano ai giovani. Inaugurazione della sede e incontro sulla giustizia con Buemi
“Questo è un luogo di confronto, di proposte, di incontro con la cittadinanza, attraverso il quale far arrivare forte e chiaro il messaggio che siamo pronti a diventare protagonisti di una nuova stagione”, questo il messaggio lanciato dai giovani del PD-La Scelta in occasione dell’inaugurazione della sede in Via Bari alla presenza del senatore Buemi e del candidato a sindaco di Cariati Alfonso Cosentino. Tanti giovani uniti da una ventata di entusiasmo e di freschezza, sostengono “consci delle capacità e del contributo che ognuno di noi può apportare, abbiamo deciso di unirci per dare una scossa al paese, facendo prevalere l’interesse collettivo e non quello del singolo, per questo nella nostra sede terremo incontri tematici settimanali e la terremo aperta tutte le sere dalle 19 per confrontarci tra noi e con i nostri concittadini”. A fagli eco, il candidato a sindaco della coalizione, Alfonso Cosentino: “Questo è il vostro luogo d’incontro, questo è lo spazio che dovrete far vostro dove confrontare le vostre idee per una Cariati diversa, come tutti noi la desideriamo, per la quale siete pronti a lavorare con la vostra intelligenza e determinazione” e con lui Buemi che li ha esortati :“Siete la speranza di questa terra, dite ai vostri concittadini che far politica significa far politica attiva e voi qui oggi ne siete l’esempio”.
Buemi, membro della commissione permanente giustizia di Palazzo Madama, ha poi incontrato nei locali del centro sociale i sindaci del basso ionio e del crotonese nell’ambito di un evento organizzato, appunto, dal Pd – La Scelta, su giustizia e territorio, in particolare sulla questione riguardante la chiusura del tribunale di Rossano.
“Ribadisco che sono state fatte carte false per arrivare alla soppressione di quel presidio di giustizia e facendo subire un’ingiustizia al territorio – ha detto Buemi - Ma non devo andare io in procura a fare denunce. Azionatevi voi ed io sono disponibile a dare tutte le informazioni utili che vi occorrono per comprendere ed agire. Interessi forti e disattenzione della classe politica territoriale – ha continuato Buemi – hanno portato alla chiusura del Tribunale di Rossano. Hanno vinto, perché vincono, le realtà che si organizzano e quelle che sono in grado di massimizzare le risorse a disposizione. Quest’area ha patito invece la mancanza di organizzazione e di anticipo rispetto all’esplosione delle questioni. Qui – ha scandito – non c’è stata autodeterminazione. Il depauperamento in atto di servizi fondamentali, dalla giustizia alla sanità alla mobilità, porta come conseguenze la disoccupazione e l’abbandono da parte della popolazione. Il progetto di fusione tra le due città di Corigliano e Rossano serve a far invertire tendenza e direzione. Il processo è giusto e va emulato, nella consapevolezza che – ha concluso BUEMI – se non si autodeterminano i territori, prima o poi sarà lo Stato a farlo per loro, con la sciabola e senza sconti per nessuno”.
Coglie la palla al balzo il candidato a sindaco Alfonso Cosentino che chiarisce come, dal suo punto di vista, “Anche sul Tribunale di Rossano non si è fatta purtroppo rete, cioè il territorio non è stato capace di stare insieme. Così come del resto è accaduto, fino ad oggi, su tutte le altre questioni aperte, dalla sanità alla mobilità. Serve, oggi più che mai – ha proseguito il candidato a sindaco della lista PD- La Scelta– una inversione di tendenza nell’approccio stesso a questioni, emergenze ed opportunità comuni. Il territorio deve essere propositivo e non limitarsi a rivendicare, come è accaduto tante volte in passato. Non si può soltanto rivendicare la riapertura di un tribunale o di un ospedale. Bisogna pretendere servizi di qualità. Guardiamo con grande attenzione – ha aggiunto – all’iter sul quale si sono avviate le due grandi città del territorio, Corigliano e Rossano, verso un comune unico che diventerebbe non più capofila ma partner di questo territorio, dei comuni del basso ionio. Non ci interessa – ha concluso Cosentino – essere antagonisti delle politiche regionali e nazionali ma essere finalmente interlocutori credibili e con maggiore potere contrattuale”.