Sgominata banda di narcotrafficanti Trenta arresti per droga e 'ndrangheta I carabinieri del Comando provinciale di Ferrara hanno eseguito in tutta Italia trenta ordinanze di custodia cautelare in carcere, destinatari 24 italiani e sei albanesi




Ferrara, 5 marzo 2009 - I carabinieri del comando provinciale di Ferrara hanno eseguito una massiccia operazione antidroga. Sono state emesse dal Gip del Tribunale di Bologna 30 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 24 italiani e albanesi. L'accusa è associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga con l’aggravante di aver agevolato l’attività della organizzazione di stampo mafioso Farao - Marincola di Cirò.
Tre dei fermati sono anche accusati di favoreggiamento aggravato per aver aiutato Giuseppe Cariati e il capo cosca Cataldo Marincola, in passato latitanti e ora in carcere, a evitare le indagini pemettendo loro di sfuggire all’arresto a Catanzaro e Milano.
Tutto era scaturito, come detto, da un'altra indagine di droga, denominata 'Vortice 1', condotta dai carabinieri di Ferrara che avevano smantellato gli spacciatori da strada. Le indagini, sfociate nell'operazione 'Vortice 2' e che si sono svolte dal febbraio 2007 al febbraio 2008, hanno poi portato alla cattura degli approvvigionatori, svelando l'operatività di un gruppo criminale italo - albanese nel traffico e spaccio di cocaina e eroina, provenienti da Olanda, Germania ed Albania, destinati alle locali piazze di spaccio, direttamente riconducibile alla Cosca Farao Marincola. Otto italiani, al vertice dell’organizzazione indagata, risultano riconducibili alla cosca della ‘ndrangheta Farao - Marincola di Cirò.
In particolare, è emerso che due degli arrestati erano al vertice di costituiva una cellula a Modena che si rapportava con altri soggetti nell'orbita di ad altri clan, come quello dei Casalesi e Mancuso. L’associazione così costituita in Modena, entrava in possesso della droga dall’estero (Olanda e Germania soprattutto), per poi immetterla sul territorio nazionale cedendolo esclusivamente a “grossisti” per il successivo spaccio nelle piazze locali.
Nel corso dell’attività sono stati gia’ arrestati 9 corrieri ed un latitante, sequestrati 6,6 chili di cocaina e 6 di eroina. I vertici dell’organizzazione usavano il software “Skype” e le email per le conversazioni e le comunicazioni sulla gestione degli illeciti.
L'operazione ha così portato alla scoperta delle manovre da parte della 'ndrangheta calabrese, che, spostando il baricentro dei suoi interessi economici a Modena, aveva costituito una sorta di 'agenzia emiliana' dedita al traffico internazionale di droga. ''Questa operazione ci ha consentito di stroncare un'organizzazione criminale piramidale in grado di muovere quintali di droga su tutto il territorio'', hanno detto in un incontro stampa il Procuratore della Dda di Bologna, Silverio Piro, e il Pm di Ferrara Nicola Proto, dopo aver elogiato il lavoro dei carabinieri del Comando provinciale della città emiliana.

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