Cariati tra pesca sostenibile e sicurezza




Si è concluso con successo, e con la consegna di 60 attestati, il corso su pesca sostenibile e sicurezza, promosso dal Gruppo Azione Costiera “Bormas” diretto da Cataldo Minò. Nel corso dei lavori, a cui ha partecipato Cosimo Caridi, referente per la Regione Calabria dell’Autorità di Gestione Fondo Europeo per la Pesca (FEP), sono state poste le basi per altre attività formative da realizzare nella nuova programmazione europea per il Fondo Marittimo per la Pesca 2014/2020. È intenzione della Regione Calabria, è stato detto, attraverso il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari dare risposte concrete al mondo della pesca, non solo per quanto riguarda la formazione, ma anche per incrementare lo sviluppo di tutte le attività che riguardano il settore e, in particolare, si vuole dare grande spazio all’acquacoltura, sulla quale la Calabria del futuro dovrà puntare.
Nella stessa giornata, è stata poi presentata ai pescatori, provenienti da diversi paesi associati, la “Miniguida al piacere con responsabilità – Facciamo politica a tavola”, finanziata dal Gac Bormas e realizzata in partnership con il Convivium Slow Food Pollino-Sibaritide-Arberia, la Provincia di Cosenza ed i comuni di Corigliano e Cariati. In formato tascabile, è rivolta ai consumatori, ai ristoratori e al mercato; contiene consigli utili su come riconoscere il pesce fresco e quali specie consumare in ogni stagione. La pubblicazione, inoltre, arricchisce la campagna di educazione alimentare “Io nuoto nel Mediterraneo” avviata nei mesi scorsi nelle scuole e che proseguirà con nuove iniziative fino alla prossima stagione estiva.
“L’obiettivo – dichiara il fiduciario Slow Food Lenin Montesanto – è di promuovere il consumo di specie locali, di scarso interesse commerciale, il cosiddetto pesce povero. È quello che decidiamo di mettere nel nostro piatto – continua – quello che ordiniamo al bar, al ristorante, dal fruttivendolo o in pescheria che può innescare una rivoluzione. Così facendo – conclude – oltre ai benefici economici, possiamo contribuire a frenare anche il sovrasfruttamento delle risorse”.

Maria Scorpiniti


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