Il Coraggio di Cambiare l’Italia apre i battenti anche a Rossano e Cariati




L’annuncio ufficiale è stato dato dal presidente nazionale e fondatore Giuseppe Graziano: anche a Cariati e Rossano sono nati i circoli cittadini che funzioneranno da laboratori di idee e programmazione del movimento politico culturale Il Coraggio di Cambiare l’Italia, che punta su “principi etici e su convinzioni morali della vera politica, per imporre il il rinnovamento e il riformismo sociale come metodo di Governo, basato sulla moderazione, sulla concertazione, sulla ricerca dell’eccellenza morale e tecnica e sul riferimento primario di fare dell’Italia la più affascinante regione Europea”. Andrea Critelli per Cariati e Vincenzo Scarcello per Rossano i coordinatori di quelle che Graziano definisce “due realtà importanti e strategiche nel territorio ionico dove è presente una “massa critica” positiva e carica di idee nuove che vuole convogliare nel progetto del Coraggio di Cambiare. E non è un caso nemmeno la scelta dei due coordinatori – dice ancora il presidente del CCI - individuati per la loro indiscussa capacità a saper creare sinergie e fare sintesi. A Rossano il direttivo sarà presieduto dall’avvocato Vincenzo Scarcello, professionista di lungo corso con un’importante esperienza di uomo delle Istituzioni; mentre a Cariati la scelta è ricaduta sull’avvocato Andrea Critelli, persona dinamica e attiva nel sociale. A loro, gli auguri sinceri di buon lavoro, certo – conclude Graziano – che sapranno trasmettere al meglio in messaggio culturale e politico insito nel movimento, con l’obiettivo di creare centri illuminati di idee e proposte da cui possano trarre beneficio tutti i cittadini ed il territorio.
Un movimento giovane ma in rapida espansione dunque, che Graziano ricorda essere “non è fine a se stesso ma una filosofia che interpreta la partecipazione democratica alla vita delle Istituzioni in modo concreto e pragmatico. Partendo, appunto, da quel coraggio di esprimere idee e promuovere azioni che è necessario ed indispensabile per riformare e cambiare il sistema Italia, partendo dai territori”.

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