SCALA COELI: DALLA CONFERENZA IL COLPO DI GRAZIA AL TERRITORIO
L’amarezza delle Lampare: “Intitoleremo la fossa al governatore Oliverio, a futura memoria”
I cittadini pagano tasse salate per acqua e spazzatura mentre a due passi da casa, nel bacino del Nicà, vengono interrati rifiuti speciali provenienti da tutta la regione.
La prevista conferenza dei servizi, indetta dal Commissario prefettizio facenti funzioni di sindaco di Scala Coeli, si è svolta ieri mattina nel il Municipio del piccolo centro collinare. Il punto oggetto della convocazione era la sanatoria sulla strada comunale di accesso alla discarica privata, costruita anni or sono in località case Pipino e entrata in funzione a tutti gli effetti nel maggio scorso, che necessita di “interventi di ripristino e di adeguamento”. Il problema della strada, poco più di una mulattiera, si presenta soprattutto d’inverno, quando diventa impercorribile ai mezzi pesanti. La fossa, costruita su una superficie totale di 60 mila mq, ha una capienza di 93 mila mc di rifiuti, 250 tonnellate al giorno e, in base ai rifiuti prodotti, dovrebbe esaurirsi entro un anno anche se sembra che l’invaso sia già al limite della capienza.
Negli anni passati, sono state condotte diverse battaglie per dire no alla sua entrata in funzione, non sono mancate le manifestazioni popolari di protesta e le denunce, anche dei privati cittadini che nella zona della valle del Nicà possiedono coltivazioni Dop e Bio.
In prima linea in questa battaglia, i giovani cariatesi del movimento Le Lampare i quali, alla luce della sanatoria, dichiarano: “La condotta del commissario prefettizio di Scala Coeli è vergognosa: non capiamo come un garante dello Stato possa permettere ai mezzi pesanti, carichi di materiale altamente inquinante, di attraversare una strada comunale su cui sono stati effettuati lavori abusivi reiterati. Non solo. Il commissario sta cercando, di realizzare un’ennesima sanatoria postuma in questa squallida vicenda, dopo quella del bacino di abbanco, del nulla osta idrogeologico, della proprietà delle particelle, della posizione della discarica, delle aste fluviali, del trasporto del percolato e di altre infinite illegalità”. Ancora: “Se è stata necessaria una conferenza dei servizi per il ripristino e la messa in sicurezza della strada, per quale ragione il commissario continua a concedere il transito mezzi pesanti carichi di rifiuti? Se fossero stati normali cittadini ad effettuare lavori abusivi su una strada comunale, le istituzioni si sarebbero dimostrate così accondiscendenti? Non c’è dubbio che, in questo caso, il gravissimo comportamento delle istituzioni rappresenta un chiaro incitamento a delinquere in materia di abusi edilizi e questo è per noi inaccettabile anche alla luce dell’altissimo rischio idrogeologico e del pregiato valore delle colture nella zona”. L’amarezza dei giovani delle Lampare: “Abbiamo sperato che il cambio di Governatore potesse chiudere definitivamente questa indecente vicenda, ma Oliverio e la sua Giunta fino a questo momento sono stati capaci di fare ciò che il commissario Speranza ed il trio Scopelliti-Pugliano-Gualtieri non era riuscito a fare: far entrare in funzione la fossa della vergogna. Per questa ragione, se non otterremo risposte immediate, annunciamo fin da subito l'intitolazione della discarica all'attuale Governatore della Calabria, a futura memoria”.
Maria Scorpiniti