Sant’Anna, Tribunale sentenzia il fallimento, si tenta la strada dell’esercizio provvisorio




Uno schiaffo tremendo, una perdita incredibile per tutto il territorio e una delusione grande nei confronti di una politica incapace di mantenere attiva e produttiva una realtà fondamentale per lo sviluppo turistico e commerciale quale quella dell’aeroporto Pitagora di Crotone.
Il Tribunale civile di Crotone ha infatti ritenuto inammissibile la richiesta di concordato preventivo avanzata dalla società di gestione del Sant’Anna di Crotone. Una manovra estrema, quella del concordato, decisa e inoltrata qualche mese fa attraverso una ripianificazione che consentisse di rientrare dai debiti e proseguire con la gestione. Ma questo non è bastato, appunto, perche il tribunale non solo ha dichiarato inammissibile la domanda, ma ha emesso anche una sentenza che dichiara il fallimento della società di gestione in accoglimento della richiesta che era stata avanzata nelle precedenti udienze dall’ufficio di Procura.
La Società Sant'Anna si era impegnata a rientrare dai debiti attraverso un aumento di capitale da parte dei soci (Regione, Provincia di Crotone, Camera di commercio, Comuni di Crotone e Cutro) e alle risorse che i comuni della fascia ionica avrebbero dovuto versare girando all’aeroporto l’otto per cento delle royalties del metano.
Intanto, per tentare di salvare il salvabile e consentire almeno di salvare la stagione estiva (ricordiamo che attualmente sullo scalo crotonese sta volando la Ryanair) il curatore , l’avvocato Francesca Sorrentino, ha avanzato al Tribunale la richiesta di “esercizio provvisorio” dell’attività per evitare la sospensione dei voli. A un eventuale si del Tribunale dovrà coincidere anche quello dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.

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