BLITZ NEL “FORTINO” DEGLI ZINGARI: FRUTTAVA BENE IL BUSINESS DELLA DROGA
C'erano auto di lusso fra gli automezzi che la Guardia di Finanza ha sequestrato nel corso dell'operazione "Gentleman", effettuata contro esponenti della cosca della 'ndrangheta degli "zingari". I finanzieri hanno scoperto un intero parco auto di lusso, comprendente una Ferrari 360 Modena, una Chevrolet Camaro, Land Rover, Mercedes ML, Aston Martin e Smart Fourfour, per un valore complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro.
Le auto erano nelle disponibilita' dei capi della cosca. Ieri sono stati perquisiti, nel quartiere Timpone Rosso di Lauropoli, a Cassano Ionio, oltre 100 appartamenti e relative pertinenze. L'intero quartiere risulta di fatto occupato abusivamente da decenni ed e' solo apparentemente in stato di degrado. Infatti i finanzieri hanno trovato nelle abitazioni arredi di lusso, vasche idromassaggio, suppellettili di valore e anche una sala adibita a bisca, con tanto di tavoli da gioco stile casino', con fiches e altro utile per giocare e per fare puntate, sembra dalle prime ricostruzioni, da 75.000, 200.000 e fino a 500.000 euro. Fra l'altro sono stati sequestrati 88 grammi di cocaina e anche dei reperti archeologici: 8 oggetti in bronzo, 10 oggetti in terracotta e un'anfora in terracotta.
Ai risultati dell' operazione "Gentleman", condotta dalla Guardia di Finanza che ha eseguito 33 fermi in diverse regioni italiane, si e' giunti grazie a sofisticate intercettazioni satellitari, che hanno individuato alcune chat sulle quali gli indagati si scambiavano informazioni. E' uno dei particolari emersi nel corso della conferenza stampa alla presenza dei vertici della Dda di Catanzaro e ufficiali della Guardia di finanza della Calabria, tra cui il generale Gianluigi Miglioli, della Basilicata e di Brescia, nonche' dello Scico di Roma.
Carichi di marijuana e di eroina transitavano dall'Albania a Corigliano, su due grossi pescherecci, sequestrati, il "Maestrale" e il "Grecale". La cocaina arrivava invece dal Sud America. Nel corso dell'operazione e' stato anche intercettato un grosso carico proveniente dal Paraguay, per il quale era stato pagato un acconto di centomila euro, sequestrati in Spagna. A Corigliano ci sarebbe stato un vero centro di stoccaggio per lo stupefacente. Il traffico era coperto da attivita' apparentemente lecite. L'operazione e' partita da un'indagine svolta a Brescia, dalla quale si era visto come siano gli albanesi a gestire lo spaccio finale della droga, che proveniva dalla Calabria.