Le lampare BJC: “Oliverio riapra il V. Cosentino e ridia dignità alla Sibaritide”




E’ il movimento delle Lampare del Basso Jonio cosentino a richiamare l’attenzione del nuovo residente della Regione mario Oliverio sulla questione dell’Ospedale di Cariati. Una ferita evidentemente aperta e una questione che non accetta rassegnazione, soprattutto da parte dei cittadini che sulla propria pelle stanno vivendo il disagio di una sanità sfasciata almeno a livello logistico.

Sarà direttamente Mario Oliverio a capo della sanità calabrese.
Il giudizio definitivo, dato dall’Avvocatura Dello Stato, affida al governatore la gestione del“Piano Di Rientro” che, finora, con Loiero prima e Scopelliti poi, era stato sinonimo dei tagli indisciplinati (e malamente viziati dai vari tornaconto elettorali) e del conseguente totale sfaldamento della sanità pubblica.

“Nel basso jonio cosentino, come nel resto della Calabria, tutto ciò ha significato l’aumento dell’emigrazione sanitaria e l’aumento delle spese private dei cittadini ai quali, tassello dopo tassello, è stato scippato il diritto alla sanità – scrivono gli attivisti del movimento in un esplicito comunicato - A Cariati l’azione degli ultimi governi regionali ha causato la fine del Vittorio Cosentino, sancita con decisione dal Governo Scopelliti che ne ha decretato lo smantellamento nonostante le buone prestazioni, certificate dai dati, dell’ex nosocomio cariatese. I tanti fatti di mala sanità, la drammaticià degli eventi che hanno caratterizzato questi anni, non sono solo di natura “straordinaria”, come potrebbero essere definiti, ad esempio, gli scandali di questi ultimi giorni consumati a Corigliano, ma sono anche,ormai, situazioni di “normale emergenza” dovute ai buchi enormi di servizi in cui si annidano sprechi e inefficienza. E tutto ciò in nome di una falsa spending review – prosegue ancora il comunicato che poi specifica - Ci riferiamo agli scandali che sono ancora prima i dolori e le sofferenze di chi muore in ambulanze sgangherate, di chi rimane ore e ore nelle sale d’attesa, di chi muore aspettando una visita e di chi parte per chissà dove a farsi curare...
In questa situazione generale di malasanità a farne le spese sono, oltre che i cittadin,i anche gli operatori di buona coscienza, e sono tanti, costretti a lavorare in condizioni non dignitose”.
Le Lampare poi chiedono di sapere in questo quadro di emergenza sistemica come si muoverà il neo commissario ad acta alla sanità Oliverio? Intenderà percorrere la strada della soppressione dei presidi o della privatizzazione imboccata da Scopelliti suo predecessore, o vorrà davvero intraprendere la strada del “cambiamento”?
“Cambiamento – sostengono ancora le Lampare - che era lo slogan usato nella sua recente campagna elettorale e che era stato annunciato anche dall' On. Guccione con queste parole:
" Il rischio che in quest'area si muore è molto alto, i LEA non sono garantiti, il diritto alla salute è un diritto costituzionale, con la chiusura dei presidi di Cariati e Trebisacce è aumentata in modo vertiginoso la sanità passiva, 69 000 calabresi nel 2013 sono andati a curarsi fuori regione per un importo di 279 mln di euro, nel 2010 l'importo era 240 mln di euro, il più grande ospedale della regione è fuori regione. Noi abbiamo le idee chiare sulla sanità, è una sanità che va nella direzione di tenere in piedi gli ospedali, ma anche di aumentare i servizi territoriali, la prevenzione, l'assistenza domiciliare integrata, possibilità di avere delle alte specialità che ti permettano di drenare l'emigrazione passiva. Il piano di rientro va corretto"

Con Oliverio Commissario alla Sanità, oggi, il Partito Democratico cosentino e quello locale hanno, quindi, la responsabilità di chiedere conto di questa situazione da Terzo Mondo e, dopo questi anni i cui hanno più e più volte accusato Scopelliti di aver abbandonato questa zona di Calabria, sono chiamati anche loro al banco di prova: non ci sono scuse.
E’ Necessario che chi è stato solo ieri portavoti per il neo governatore si faccia oggi portatore di istanze collettive e sia chiaro in questo senso!!
Noi lo auspichiamo poichè LA RIAPERTURA DEL VITTORIO COSENTINO E’ UN PUNTO VITALE PER QUALSIVOGLIA RINASCITA!
I CITTADINI NON VOGLIONO SENTINELLE ALLA GUARDIA DI NUOVI SCIPPATORI PUBBLICI O PRIVATI, I CITTADINI NON VOGLIONO NUOVI INCIUCI A FAVORE DI FORTI CENTRI ECONOMICI PRIVATI, I CITTADINI VOGLIONO OGGI QUELLO CHE TUTTI ABBIAMO CHIESTO A GRAN VOCE OCCUPANDO LE STRADE E PROTESTANDO NEI GIORNI STORICI DI UN RECENTISSIMO E VIVO PASSATO CARIATESE: DIRITTO ALLA SANITA’ PUBBLICA!
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.””

x