Tarsu 2009 e Sogefil…va in scena « E io pago » Bis (due volte)


Lettera aperta di Cataldi De nardo al sindaco dopo le richieste di pagamenti bis della Tarsu



Sindaco,
negli ultimi giorni dell’anno appena trascorso i nostri concittadini hanno ricevuto avvisi di pagamento della TARSU (tassa spazzatura) relativi all’anno 2009. Negli avvisi si dice anche che se il contribuente ha già pagato deve presentare la ricevuta al Comune.
Stesso discorso per gli anni 2010 e 2011, per evitare noie future…
Noie comunque ci sono già state, perché buona parte delle feste natalizie è stata dedicata all’affannosa ricerca delle ricevute, vecchie di anni.
Non tutti però, nonostante accurate ricerche, sono riusciti a trovarle.
E’ anche il caso di un nostro caro amico, sempre preciso e puntuale nei pagamenti.
Su questo saremmo disposti a mettere la mano sul fuoco, proprio perché, conoscendo la sua “pignoleria”, la sua puntualità e rispetto delle leggi, non riusciamo a convincerci della sua inadempienza circa il pagamento della TARSU 2009.
Lascio a voi immaginare la sindrome ansiosa con depressione e smarrimento. Lui così puntuale e preciso !!!!!!!!!!!!!!!
Purtroppo, niente da fare. Non resta che pagare, anche se lui ,e anche noi, siamo disposti a scommettere che la TARSU 2009 è stata già pagata.
Nel frattempo abbiamo raccolto numerose altre lagnanze di cittadini classificati “morosi” (sic !) dal Comune di Cariati, i quali però hanno già pagato e, grazie a Dio, sono pure in possesso delle ricevute di pagamento.
A questi “fortunati” (si fa per dire !!!) non resta che recarsi al Comune, fare una bella fila e aspettare di essere ricevuti per poter esibire quella benedetta ricevuta.
Magari un solo giorno di fila al Comune non basta. Ebbene si deve ritornare il giorno dopo o un altro giorno, sperando finalmente di poter risolvere una volta per tutte il dilemma dell’avvenuto pagamento.
Da una rapida e sommaria indagine abbiamo accertato che il pagamento della Tarsu 2009 doveva essere effettuato con versamento a mezzo di bollettino postale sul conto corrente N. 98075302 intestato a SOGEFIL , ditta incarica dall’Amministrazione Filippo Sero per la riscossione dei tributi ed altre entrate del Comune.
Il conto corrente postale è “dedicato”, cioè finalizzato esclusivamente all’incasso della TARSU del Comune di Cariati.
La nostra domanda allora è questa :
se esiste , così come in effetti esiste, un conto dedicato aperto da SOGEFIL presso Poste Italiane, per l’incasso della TARSU di Cariati, perché il Comune non va a verificare quel conto corrente postale prima di inserire i cittadini in un elenco di MOROSI e chiedere ad essi il pagamento del tributo ????
E’ vero che il conto è intestato a Sogefil spa, ma è altrettanto vero che è “dedicato”, cioè finalizzato esclusivamente al “SERVIZIO RISCOSSIONE VOLONTARIA COMUNE DI CARIATI – RIFIUTI SOLIDI URBANI”, per cui il Comune ha tutti i diritti di pretendere l’estratto analitico di quel conto, dove sono stati versati soldi che dovevano affluire nella casse del Comune di Cariati. Da quell’estratto risultano tutti i versamenti, col nome e cognome di ogni contribuente e della causale.
Almeno a questi contribuenti sarebbe stata evitata “l’onta” della morosità e la fatica di dover reperire ricevute di pagamento vecchie di anni.
E’ altrettanto vero che tanti altri cittadini hanno pagato il tributo direttamente allo sportello.
E qui il discorso si complica. Esistono tracce e resoconti dei pagamenti? Se esistono, come per legge dovrebbero esistere, perché chiedere le ricevute ai cittadini ?
Non si tratta di un solo caso o di pochi casi, ma il fenomeno è di vaste dimensioni e il Comune di Cariati pensa di poterlo risolvere chiedendo ai cittadini di pagare ancora uno volta lo stesso tributo già pagato, nella malaugurata ipotesi non riesca a trovare la ricevuta.
Se oggi il Comune di Cariati chiede a tanti cittadini il pagamento delle bollette Tarsu anno 2009 e questi cittadini hanno già pagato e sono in possesso delle ricevute, vuol dire che il Comune non ha mai introitato quei soldi che, invece, sono finiti nelle tasche di qualcun altro.
Che il Sindaco e l’Amministrazione si attivi dunque nella risoluzione del problema seguendo i giusti canali, ammesso che esista ancora tale possibilità dopo anni di inerzia assoluta, anzicchè “tartassare” i cittadini con avvisi di pagamento che, nelle note e delineate circostanze, hanno tanto il sapore di “vampirismo”.
Tanti cittadini, nel timore di vedersi “bloccata” la pensione o il proprio conto alle Poste o in Banca, preferisce pagare una seconda volta.
Non è una bella cosa!!!! E’ un vero “tradimento” del mandato ricevuto dai cittadini.

Cataldo De Nardo
Nicola Nucaro
Centro Studi Pier Giorgio Frassati

x