Il “Ferdinando” di Ruccello approda a Cariati


Sabato la commedia portata dall’Anziteatro per la Lilt



L'Associazione teatrale Culturale Nella Ciccopiedi ha stretto un gemellaggio artistico teatrale con la Compagnia Anziteatro di Angri Salerno, uno scambio che vedrà già ospite al Teatro Comunale di Cariati la compagnia Salernitana il prossimo sabato 8 Novembre (inizio alle 20.30) con la rappresentazione teatrale ''Ferdinando'' di Annibale Ruccello per la regia di Antonio D’Andretta. Mente la compagnia cariatese andrà in scena al Teatro Oratorio S. Caterina di Angri Salerno il 6 dicembre con ''Mettiteve a fa l'ammore cu me'' Di Ed. Scarpetta e la regia Miriam Crivaro.
“Siamo orgogliosi di portare il nome dell'amata Maestra Nella Ciccopiedi al di fuori dei confini regionali, con l'auspicio di una lunga e stretta collaborazione con le varie compagnie amatoriali – fa sapere il presidente dell’associazione Francesco Filareti - ringrazio Antonio D'Andretta per la sua disponibilità e la collaborazione e tutti i componenti dell'Anziteatro di Angri, cogliamo l’occasione di sottolineare che gli incassi dello spettacolo di sabato a Cariati saranno devoluti alla Lega Italiana per la lotta ai tumori.
“Sono trascorsi quasi venticinque anni da quando, nell’inverno del ’90, mi cimentai per la prima volta con un testo di Annibale Ruccello – spiega invece il regista Antonio D’Andretta - Si trattava proprio di “Ferdinando”, il capolavoro del giovane autore stabiese che avrebbe segnato una svolta decisiva nel mio rapporto col Teatro. Di quel debutto nella città di Annibale ricordo soprattutto il lungo (quanto sorprendente) applauso all’ingresso in scena del prete, già interpretato dallo stesso Autore. Quel tributo era una sincera manifestazione di stima e di affetto per uno dei maggiori esponenti della Nuova Drammaturgia Napoletana, a pochi anni dalla sua tragica morte . Quando, a distanza di anni, mi è stato proposto di curare la regia di “Ferdinando”, mi è subito tornato alla mente quel lungo applauso – dice ancora il regista - nell’accettare con la consapevolezza dell’arduo compito, ho scoperto di aver imparato negli anni a rispettare gli autori, a tutelarne il pensiero per principio, a non sostituirmi ad essi, memore proprio di quel tributo di stima e affetto.
Nel caso di “Ferdinando”, però, avverto che il frutto del lavoro svolto rivela qualche incoerenza con il precedente richiamo al rispetto per gli autori. Tuttavia, posso assicurare che essa è dovuta non al tradimento di quel principio dichiarato, ma ad una scelta che scaturisce dalla coscienza dei miei limiti, dalla sensibilità degli attori e dal contesto destinato ad accogliere la rappresentazione. Se questi tre elementi avessero prevalso sulle altre considerazioni, avrei dovuto rinunciare alla rappresentazione. Per fortuna, grazie anche al determinante conforto della compagnia, ha prevalso il coraggio.
La scelta di mettere in scena “Ferdinando” è stata premiata con un ampio consenso da parte del pubblico, tutt’altro che scontato. È stato il modo migliore per rinnovare il tributo di stima e affetto ad Annibale Ruccello ed è una bella sfida teatrale che siamo pronti a proporre anche al pubblico cariatese”.

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