Regionali: Oliverio da Pippo Callipo, "incontro costruttivo"
Un incontro considerato da entrambi costruttivo, quello che si è svolto oggi tra l'imprenditore Pippo Callipo e l'onorevole Mario Oliverio, candidati alle primarie del centrosinistra per la Presidenza della Regione. Al centro della discussione, una serie di temi di stringente attualità.
Il punto di partenza di entrambi è che “oggi come mai, la Calabria ha bisogno di una politica composta da persone sane e di una guida che abbia solide competenze amministrative per rendere efficiente la Regione ed affrontare le emergenze piu' scottanti del momento". Si e' discusso di politiche credibili per la difesa del lavoro che c'e' (pubblico e privato), costantemente minacciato da violenti processi di riconversione spesso pilotati fuori regione; di sviluppo produttivo da irrobustire, dando ossigeno alle centinaia di piccole imprese che operano nelle filiere tradizionali e nei settori piu' all'avanguardia, su cui, per qualita' ed eccellente capitale umano, la Calabria puo' fare tantissimo per risollevare il prodotto interno lordo; di un monitoraggio rigoroso della spesa comunitaria, utilizzata fin qui 'a pioggia' e d'ora in poi da finalizzare allo sviluppo reale e per l'ampliamento dell'occupazione; di rispetto della legalita', sia nelle scelte politiche generali che in tutte le procedure amministrative pubbliche, a capo delle quali vanno indicate persone competenti e integre sul piano etico; di sostegno all'azione della magistratura e delle forza dell'ordine contro la criminalita' organizzata, ostacolo enorme per il riscatto della Calabria; della bonifica e potenziamento delle zone industriali, ipotizzando la requisizione dei capannoni sotto sequestro da assegnare agli artigiani non in grado di ottenere il credito necessario per avviare attivita' produttive e di un'azione risolutiva per fare di Gioia Tauro uno degli hub portuali del Mediterraneo, da cui l'intera regione possa trarre benefici importanti. Di questo e di tanto altro si e' discusso nel corso dell'incontro da entrambi considerato costruttivo, anche perche' - hanno convenuto entrambi - puo' ben simboleggiare un sano confronto tra buona imprenditoria e buona politica su cui puntare per scacciare dagli spazi pubblici i "prenditori" in combutta con la politica affaristica e priva di scrupoli. E per avviare un lavoro che possa togliere la Calabria dalle secche in cui e' finita, per farle fare significativi passi avanti, in un Mezzogiorno in cui, benche' il "gap" col Nord s'e' allargato, vi sono aree che crescono ed altre, invece, come la Calabria che, non essendo riuscite a sciogliere i nodi storici del sottosviluppo, sono ancora alle prese col conflitto tra modernita' ed arretratezza. Condiviso pienamente da Oliverio l'appello di Pippo Callipo di "liberare la Regione dagli avventurieri" e di fare dell'Ente pubblico piu' importante della Calabria un amico dei calabresi onesti e non un loro feroce avversario. Entrambi d'accordo, inoltre, sull'urgenza di unire le forze positive della regione per dare alla Calabria piu' autorevolezza nei tavoli romani ed europei, dove si giocano le partite piu' importanti, e piu' forza nel convincere le Istituzioni nazionali (Governo e Parlamento in primis) a non sottovalutare le emergenze calabresi. Pippo Callipo e Mario Oliverio, infine, nel sottolineare che oltre al contrasto alla criminalita' la Calabria ha necessita' di dare, con immediatezza, risposte esaurienti ai giovani senza lavoro ed ai padri di famiglia che non sanno piu' come sbarcare il lunario, hanno espresso solidarieta' ai 30 mila lavoratori calabresi in mobilita' che manifestano civilmente il loro disagio nelle piazze calabresi di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza. "Qui - hanno sostenuto Callipo ed Oliverio - non solo la Calabria ma il Paese, se non si vuole mettere a rischio la stessa tenuta del sistema democratico, debbono trovare il modo di non lasciare soli le migliaia di precari e di Lsu/Lpu che legittimamente chiedono di essere ricollocati sul mercato del lavoro. La criminalita', che ormai e' una minaccia internazionale, si fronteggia senz'altro con l'azione repressiva - hanno concluso - ma anche garantendo la dignita' di un lavoro a tantissimi giovani e meno giovani che non possono essere piu' presi in giro".