Riceviamo e pubblichiamo lettera al sindaco di Cariati




Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la lettera che stiamo per proporvi. E’ di Maria Grazia, cariatese trasferita a Milano che, come moltissimi altri, sente forte il richiamo delle origini e decide di tornare a godere in piena estate di quel piccolo paradiso latente nei suoi ricordi di infanzia che rappresenta per lei Cariati. Purtroppo la realtà che si trova di fronte è completamente diversa, prende carta e penna e decide di indirizzare una lettera aperta al sindaco Filippo Sero, quale responsabile del paese, ma ovviamente allargata a tutti gli amministratori e politici che in questi ultimi hanno ignorato le esigenze del paese e dei cittadini.

“Gentilissimo Sig. Sindaco,
quest’anno attratti dal sole, dal mare e dal clima favorevole, io e la mia famiglia abbiamo deciso di trascorrere le nostre vacanze nel comune di Cariati.
Appena arrivati pero’ siamo stati accolti da un panorama e da usi e costumi non degni di un paese pronto e capace di ospitare dei turisti.
Ho vissuto parte della mia infanzia qui a Cariati e sono innamorata di questo luogo e quindi sono ancora piu’ arrabbiata.
Molti negozianti fanno fatica a rilasciare lo scontrino fiscale, quando poi gentilmente insisti nell’averlo, ti chiedono uno sconto sulla cifra da digitare. So che questo malcostume non è colpa sua, pero’ non ho mai visto controlli da parte di nessuno, cosa che invece ho potuto constatare in altri comuni dove ho soggiornato in questi anni.
Non voglio inoltre dilungarmi sui marciapiedi impraticabili a causa delle erbacce e della mancata manutenzione stradale.
Ma veniamo al problema piu’ gravoso, la raccolta dei rifiuti.
Al nostro arrivo ad accoglierci ho trovato cumuli enormi di rifiuti, aria irrespirabile; mi chiedo come sia possibile tutto cio’.
Chiedo nei negozi il calendario della raccolta differenziata o dove posso trovare i cassonetti atti a cio’, mi guardano come se fossi un marziano appena sbarcato e mi ridono in faccia dicendomi “…che vuoi fare, siamo a Cariati!”non credo alle mie orecchie!
I miei figli sono sconcertati perché quando aiutano a sparecchiare guardano con titubanza il sacco nero in cui devono buttare tutto: vetro, carta,plastica….
Noi a Milano siamo abituati ad avere in casa piu’ contenitori, addirittura quello dei rifiuti organici.
Ai bambini viene insegnato nelle scuole che il loro futuro e quindi il futuro di questo pianeta dipende anche da questa attenzione. Mi chiedo come potete educare le future generazioni se i rifiuti giacciono giorni e giorni in grossi cumuli sulle strade, sul lungomare e sulle spiagge.
Ho visto che molti gettano i loro personali rifiuti sulla spiaggia e non nei cestini. Questa maleducazione non è colpa sua, ma il controllo si.
Forse lei in questo periodo è in vacanza in altri luoghi e certamente non puo’ vedere di persona lo stato penoso in cui versa il suo comune, ma qualche suo collaboratore si sarà reso conto del panorama sopra descritto, per esempio che il giorno dopo la sagra nel centro storico nessuno si è preoccupato di pulire in tempo utile ossia prima del sorgere del sole.
A mio parere tutto cio’ è una vergogna! Ci vantiamo sui social network di avere uno dei piu’ bei centri storici d’Italia, e sicuramente è vero, di avere lunghe spiagge e mare limpido. Ma che immagine date ai turisti o a coloro che tornano a casa nel loro paese di origine ogni estate?
Confido in una presa di coscienza di tutta l’amministrazione e anche dei cittadini che passano indifferenti vicino a queste discariche a cielo aperto e nella celere risoluzione di tutti i problemi elencati.
Dott.ssa Maria Grazia Parise”

Cara Maria Grazia, mi permetto di aggiungere che è molto triste leggere (ormai di frequente) tanta amarezza, constatando al contempo quello che abbiamo ribadito più volte negli ultimi anni, e cioè che il turismo di un paese non si fa con le tarantelle o con la bandiera blu, ma con operosità e competenza, reinvestendo nel bene della comunità tutti i pochi soldini che un ente del genere riesce a racimolare, anche in tempi di crisi. Purtroppo nel caso del Comune di Cariati sono solo i debiti che parlano, e su tutti il vergognoso scandalo Sogefil che ha lasciato un buco milionario.
I turisti e i nostri compaesani non scappano perché sui giornali o su facebook circolano foto della spazzatura e delle spiagge sporche, ma perché arrivano in paese ingannati dalla promessa del mare cristallino e unico che non riusciamo nemmeno a sfruttare…ci è rimasto solo quello e non riusciamo a campare nemmeno di quello.
La speranza è riposta in un futuro migliore, in una generazione non di “affaristi”, ma di giovani professionisti che vogliano cambiare questo stallo dannoso e distruttivo, che non vogliano fare “comunella” ma “rete comune” e soprattutto che siano ancora disposti a credere in un futuro possibile.

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