Antonio Fuoco vince e convince, amarezza per lo stop in gara 3




E’ chiaro già da un po’ che Antonio Fuoco, il pilota cariatese della Fda, abbia trovato la sua dimensione nel nuovo campionato. Prese le misure nelle prime gare, ha cominciato a “trottare” ai ritmi giusti, ed è stato un buon week end anche quello appena trascorso sul tracciato del Red Bull Ring, a Spielberg, in Austria. Dopo il sesto posto in Gara 1, il pilota della Prema ha tirato fuori i denti e si reso protagonista assoluto in Gara 2 nella quale è partito quarto in grglia ed è arrivato primo al traguardo.
Entusiasmante il primo giro, dove si è imposto a Tom Blomqvist e Lucas Auser, superandoli in curva 2, per poi “acchiappare” il leader Giovinazzi destinatario di una penalizzazione dalla direzione gara con un drive-through.
Grande rammarico per Antonio e per i suoi tifosi invece in Gara 3, partito bene ha poi avuto la peggio in un contatto con Max Verstappen, a tal proposito penalizzato successivamente dai commissari. Costretto al rientro ai box per la sostituzione dell’ala anteriore, Fuoco ha terminato in 19ma posizionel.
Sono comunque punticini importanti quelli conquistati da Antonio che così si afferma in quinta posizione in classifica generale, guidata sempre da Esteban Ocon e a seguire Verstappen, Blonqvist e Auer.
Prossimo appuntamento dal 15 al 17 agosto in Germania al Nurimburg.
Intanto segnaliamo con piacere l’articolo apparso oggi a pagina 25 della Gazzetta delo Sport a firma di Luigi Perna, sulla Ferrari Driver Accademy e i suoi “cavallini rampanti” tra cui proprio Antonio che accarezza il sogno di essere, dopo tanti anni pilota italiano della Ferrari in F1, evenienza che inorgoglirebbe non solo Cariati e la Calabria ma l’intero popolo ferrarista italiano. Ancora una volta dall’intervista sulla “rosa” traspare il suo realismo e l’attaccamento incondizionato alle radici e il pensiero alla sua Cariati, che è piena d’orgoglio per questa espressione sportiva e umana dimostrata dal giovane…il fenomeno Fuoco è talmente straordinario da mettere sempre e comunque tutti d’accordo.


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