Aeroporto Crotone, in attesa di Ryan…Trawel lascia a terra i passeggeri
L’aeroporto di Crotone è pronto alla ripresa con l’arrivo tanto atteso di Ryanair, che da settembre collegherà la città pitagorica con Roma Ciampino, Bergamo Orio al Serio e Pisa. Ad annunciarlo pochi giorni fa al Sant’Anna lo stesso responsabile marketing per l’Italia Alborante dopo gli innumerevoli annunci lanciati negli ultimi due anni.
Un miraggio in attesa di realizzazione, soprattutto in questi giorni, in cui un considerevole flusso di turisti si muove verso la Calabria Jonica e la compagnia che effettua i voli stagionali, Trawelfly, ha chiuso lo spazio aereo su Crotone. Stavolta non c'entrano missili terra-aria, separatisti e terroristi, ma il risultato è lo stesso. Trawelfly, che ha presentato a maggio un'istanza di concordato preventivo in bianco al Tribunale di Milano, ha di fatto dichiarato la no-fly zone su Crotone, cancellando tutti i voli oggi e nei prossimi giorni, dopo aver lasciato a terra centinaia di passeggeri negli ultimi giorni a Ibiza, Sharm, etc. La compagnia attribuisce la responsabilità al vettore che per suo conto operava i voli, accusandolo di fatto di aver presi i soldi e di non mettere gli aerei a disposizione. Certo, sarà difficile convincere il tribunale entro settembre che ci sono i numeri e le opportunità per la continuità aziendale, ma sarà ancora più difficile convincere i passeggeri a scegliere di volare su Crotone, tariffe altissime e spesso orari assurdi: solo Ryanair potrà compiere questo miracolo ma, nel frattempo, siamo sicuri che il turista milanese che ha comprato un soggiorno con Valtur, volo incluso, avrà ancora voglia in futuro di sentir parlare di vacanze in Calabria?
Un vero peccato perché i voli cancellati di questi giorni stanno arrecando un danno di immagine tanto all’Aeroporto Pitagorico, quanto alle stesse grandi strutture turistiche che proprio su questi voli contavano per lo scambio del flusso. Per non parlare della rabbia di chi perde preziosi giorni di ferie a cercare un mezzo alternativo per raggiungere la costa Jonica…autobus ovviamente già pieni, treni inesistenti, pochi e costosissimi biglietti su Lamezia, aeroporto che resta comunque scomodo per la fascia Jonica e automobile nemmeno a dirlo tra il costo della benzina e l’impraticabile strada statale 106.