Cariati, equilibri di bilancio, Cosentino: “Esiste una sentenza e non è stata rispettata. Un bilancio basato sul niente”.
E’ tutt’altro che sedata la questione legata all’approvazione degli equilibri di bilancio del Comune di Cariati. Dopo la sentenza del Tar e del Consiglio di Stato, ci ha messo un bel po’ il Prefetto prima di “buttare un occhio” sulla situazione cariatese. Risultato dell’osservazione è una nota in cui ha invitato il Comune a riapprovare la delibera in 30 giorni. Niente di più facile per l’amministrazione Sero che in seconda seduta venerdì scorso ha risolto la pratica adottando il nuovo provvedimento. Azione che ha riacceso le forti contrarietà dei consiglieri di minoranza Cosentino, Greco, Critelli e Sero M., i quali ricordano che “Con l’annullamento della delibera consiliare n. 63/2012 si è concretizzata la fattispecie prevista dall’art. 193, c.4 del T.U. 267 e dall’art. 141 stesso T.U., per cui il Prefetto di Cosenza, nella funzione di organo di controllo, avrebbe dovuto attivare la procedura ivi prevista, con assegnazione del termine di venti giorni per la riassunzione da parte del Consiglio Comunale di Cariati della delibera annullata. Il Prefetto invece – incalzano i consiglieri - senza alcuna considerazione dell’annullamento disposto con sentenza del Tar Calabria, con nota del 18/4/2014, solo in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato e a reiterate segnalazioni dei sottoscritti Consiglieri Comunali, in spregio alla vigente normativa, ha assegnato al Comune di Cariati il termine di trenta giorni per attivare nuovamente la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2012 di cui all’art. 193 del T.U. 267/2000, anziché attivare immediatamente la procedura di scioglimento del consiglio comunale, previa diffida, così come previsto dall’art. 141 del T.U.267.
Agli atti del Consiglio Comunale, convocato per la riapprovazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio, è allegata la proposta di deliberazione consiliare nell’identico testo di cui alla precedente delibera n. 63 del 29 novembre 2012 annullata. L’operazione così attivata implica una serie di “falsi” contenuti nella odierna proposta di deliberazione consiliare. Allo stato infatti, non è assolutamente possibile la riapprovazione degli equilibri di bilancio esercizio 2012, proprio perché sono venuti meno i presupposti gius-contabili sui quali si fondava al 30 novembre 2012 la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2012, in primis i proventi della vendita di beni comunali. La vendita di beni immobili di proprietà del Comune, i cui proventi dovevano essere realizzati entro il 31 dicembre del 2012, almeno sotto l’aspetto giuridico, non si è mai verificata, né ancora oggi esiste alcuna procedura di vendita che possa far sperare in un prossimo realizzo di quelle entrate. Ciò nonostante il provvedimento portato oggi all’esame ed approvazione del Consiglio Comunale ripropone l’entità di quelle entrate che non si sono mai verificate e sulle quali si fonda il riequilibrio di bilancio che si vuole riapprovare.”
Più volte ed in più occasioni, in Consiglieri Comunali di Minoranza del Comune di Cariati, hanno evidenziato l’implosione della situazione economico, finanziaria e patrimoniale comunale, le tante irregolarità, i danni erariali, i possibili reati che opprimono l’Ente locale cariatese, chiedendone e motivandone, specialmente a seguito della sentenza del Tar Calabria prima e della sentenza del Consiglio di Stato dopo, anche lo scioglimento e l’applicazione delle obbligatorie procedure.
“Le sentenze seppur del Giudice Amministrativo vanno rispettate ed anche in tempi certi e celeri – dice il consigliere Francesco Cosentino – E’ trascorso un lasso di tempo troppo lungo dall’annullamento della delibera per mezzo della sentenza del Tar Calabria e del Consiglio di Stato. Pertanto, non sono più giustificabili ulteriori ritardi nella definizione di tale situazione e dell’applicazione degli effetti che ne dovrebbero scaturire, come lo scioglimento del Consiglio Comunale ed il sanziona mento di chi si è reso responsabile e complice degli abusi che tale situazione ha generato.
È incontestabile che i Bilanci Preventivi e Consuntivi degli enti locali che, si succedono nel tempo, sono finanziariamente e contabilmente interconnessi tra loro – spiega ancora più tecnicamente Cosentino - la maggioranza consiliare del Comune di Cariati è sempre stata chiusa a ogni dialogo e confronto, incurante persino delle relazioni del Responsabile Finanziario del Comune (il vero controllore degli Equilibri del Bilancio) che ha conferito PARERE NEGATIVO su diversi provvedimenti finanziari e sulla quasi totalità dei deliberati riguardanti i vari Bilanci Comunali succedutisi nel tempo (che, corrispondono ad un espresso pronunciamento di illegittimità), i quali sono stati, in ogni caso, spregiudicatamente adottati dal Consiglio Comunale senza darne alcuna motivazione di merito. Si è in presenza di un enorme ed evidente, oltre che ancora impunito, danno erariale cagionato al Comune di Cariati che, col passar del tempo si sta aggravando sempre di più, si potrebbero, inoltre, configurare tutti gli elementi penali di Falso in Bilancio, truffa allo Stato, abuso d’ufficio e falso ideologico.
Il Comune di Cariati – conclude Cosentino - è, in modo insanabile e fin da troppo tempo sprovvisto degli obbligatori equilibri di bilancio, del Bilancio di Previsione relativo all’esercizio finanziario 2012, tutto ciò per come anche definitivamente suggellato dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 00209/2014. Quest’ultima si ribadisce avere annullato la delibera di C.C. n. 63/2012 e tutti gli atti (in particolare quelli di bilancio e finanziari) presupposti, connessi e conseguenti a tale deliberato, ivi compreso, ove occorra, dell’avviso di convocazione della seduta”.
Sono fermamente convinto che, tale “modus operandi”non tutela la democrazia, né tanto meno il sistema delle autonomie locali. Al contrario, si alimenta un senso di malessere e sfiducia dei cittadini, costretti a essere vessati da amministratori locali, che incuranti delle leggi e delle regole del buon governo, hanno messo in ginocchio l’intera comunità locale.”