106, arrivano fondi per il “Grande Progetto”
L’annuncio dell’assessore regionale Mancini e le riserve di Pugliese
"Apriamo subito con un buona notizia: La Commissione europea ha approvato il Grande progetto sulla SS 106 Jonica. I lavori del tratto interessato sono in ottimo stato di avanzamento e contiamo di chiuderli entro fine anno". Lo ha detto l'assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini, durante la seduta del Consiglio regionale dedicata ai fondi comunitari. "In generale - ha continuato l'assessore - per la Programmazione 2007-2013 gli obiettivi sono ora la salvaguardia del Por Fesr e l'accelerazione della spesa. Abbiamo sempre rispettato i target di spesa, non abbiamo perso neanche un euro”. Dichiarazioni rassicuranti su una strada che da sempre rappresenta uno dei disagi più grossi per l’intera fascia Ionica calabrese, non solo per le difficoltà di attraversamento, quanto per la sua pericolosità che negli anni ha coltivato tantissime vittime.
Interviene sull’argomento Fabio Pugliese autore del libro inchiesta sulla strada della morte “Chi è stato?” che esprime invece perplessità rispetto alle dichiarazioni di Mancini: “Non riesco a capire come possa l’Assessore affermare che la Giunta regionale ha “sempre rispettato i target di spesa” - dice in una nota Pugliese - ed ancora “non abbiamo perso neanche un euro" se solo una settimana fa ho avuto modo di dimostrare che, invece, ad un bando europeo per la realizzazione d’infrastrutture su 168 domande pervenute neanche una è stata presentata dalla regione Calabria. Le mie riserve - dice ancora Pugliese - trovano riscontro nelle dichiarazioni del parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio che alla riunione interparlamentare dei paesi europei sulle problematiche della rete trans-europea dei trasporti svoltosi ad Atene nei giorni scorsi ha chiesto di finanziare l’ammodernamento della strada Statale 106 ionica calabrese atteso che, ad oggi, questa importante arteria viaria non è ancora finanziata.
Auspico fortemente la nascita di un nuovo modo di rispettare ed onorare le migliaia di vittime della “strada della morte” ed i loro familiari che possa prevedere dichiarazioni vere, serie, misurate, realistiche e, soprattutto, ferme nella volontà di voler ammodernare una strada ferma all’età del fascismo”