Scala Coeli, le vane aspettative di quella fossa insignificante




“Il volume di carte, attinenti la discarica, prodotto dai vari enti, dipartimenti, uffici, associazioni, TAR, Procure, è maggiore della capacità di abbanco della discarica stessa. Come si può pensare di superare l’emergenza rifiuti con una tale fossa insignificante?” Questo l’incipit della lettera indirizzata al Presidente Scopelliti dal comitato antidiscarica di Scala Coeli in questi giorni in cui viene paventata con insistenza l’apertura del sito nonostante i divieti che vigono sulla strada nonostante si sia spiegato in più modi che potrebbe essere fatale al territorio.
“Alcuni dicevano che non c’è più sordo di chi non vuol sentire - prosegue la nota - Sig. Governatore della Calabria Scopelliti, lei è sicuramente informato che la discarica di Scala Coeli è isolata dal resto del mondo in quanto le uniche strade che portano alla discarica sono gravate da ordinanze di divieto di transito. Altri dicevano che non c’è più orbo di chi non vuol vedere. Certamente non le sarà sfuggito: che la discarica è stata costruita in difformità a quanto autorizzato, giusta diffida del dipartimento politiche dell’ambiente del 02/10/2013 per lavori eseguiti nel mancato rispetto alle prescrizioni A.I.A. riguardanti le aste fluviali, in un’area assoggettata a vincolo idrogeologico che hanno provocato trasporto di terreno e deposito di fango nel piazzale della discarica; che non vennero valutate le condizioni di ubicazione di cui al Capo 2.1 del D.Lgs 36/03 riguardanti la presenza di coltivazioni biologiche e di qualità presenti nell’area di influenza della discarica nonostante la stessa regione eroghi premi ai coltivatori in località Pipino di Scala Coeli; che Arpacal relaziona, quanto realizzato non rispetta la volumetria di abbanco concessa e il limite di pendenza dei rifiuti e nel merito il nucleo VIA-VAS-IPPC nulla dice, anzi rilancia ed esprime un parere favorevole. Ancora altri dicevano non ti curar di loro ma guarda e passa, di questo passo, in Calabria, non resterà nulla da ammirare ma ci resterà solo sfuggire – commentano ancora dal Comitato - Nella “Torre di Babele” della vicenda Discarica di Scala Coeli, il nucleo VIA-VAS-IPPC ha avuto un ruolo di primo piano dando pareri negativi divenuti ingiustificatamente positivi, ignorato situazioni reali, contingenti e di ubicazione , dato soluzioni/interpretazioni fantastiche e al limite della decenza sulla viabilità comunale.
Lei, Sig. Governatore della Calabria Scopelliti, proprio per il ruolo che ricopre dovrebbe impedire questo osceno modo di gestire la cosa pubblica perché così facendo o ci si scontra quotidianamente con la cruda realtà o si troverà a gestire disastri ambientali annunciati. Non faccia coppia con l’Ass. Pugliano che pensa di superare l’emergenza con l’apertura di quella bacinella. Invece di cercare ataviche soluzioni tampone , aprire la fossa di Scala Coeli, forse è il caso che si rimbocchi le maniche e organizzi un ciclo dei rifiuti virtuoso come già fanno in altre regioni d’Italia, quelle stesse regioni che oggi a torto o a ragione rifiutano di avallare la gestione fallimentare dei rifiuti calabresi.”

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