Cariati, Salvati: ingiustificato ritardo per la differenziata
Il capogruppo di Insieme al popolo, Sergio Salvati scrive al Presidente del Consiglio comunale di Cariati e chiede la conferenza dei capigruppo con al centro la problematica dei rifiuti.
“La grave situazione di degrado ambientale ed urbano, in cui versa la nostra Cariati - secondo Sergio Salvati- ha ormai raggiunto livelli preoccupanti, anche ai fini igienico-sanitari, a causa delle diverse tonnellate di rifiuti indifferenziati sparsi sul territorio comunale e della totale incuria in cui si trovano tutti gli spazi pubblici e le strade”. Ad aggravare la situazione la mancata attivazione della differenziata: unica soluzione valida e concreta: “Non si comprende l’ingiustificato ritardo a voler attivare tale servizio, ormai improcrastinabile per la risoluzione definitiva della problematica, che sta creando non pochi disagi ai cittadini e, addirittura, danni non solo all’immagine della nostra Cariati ma anche agli operatori turistici e commerciali – sottolinea ancora una volta Salvati secondo cui - dipende dalla volontà politica ed amministrativa, in quanto già da tempo è stata proposta un’idea progettuale del servizio di raccolta differenziata su tutto il territorio comunale”. In particolare, Sergio Salvati ripropone per le utenze domestiche la raccolta col sistema “porta a porta” nella zona cittadina centrale (racchiusa tra il porto ed il torrente Todano sia monte che a valle SS106 e FFSS, compreso il centro storico), il sistema “stradale o di prossimità” nelle restanti zone, il ritiro a domicilio degli ingombranti e del RAEE, la raccolta dei farmaci scaduti presso le Farmacie e le Parafarmacie, la raccolta delle pile scadute presso i supermercati. Mentre per le utenze commerciali, uffici e studi professionali, lo stesso Capogruppo, propone il ritiro dei rifiuti a domicilio.
Il capogruppo di Insieme al Popolo conclude individuando la disponibilità economica del Comune di Cariati per sostenere i costi dell’avvio immediato della raccolta differenziata, nei dei proventi (oltre 700 mila euro) che i cittadini hanno versato (da anni) per l’affrancazione dei terreni comunali gravati da uso civico…peccato che di questi proventi non si conosca il destino.