Arrestato a Cariati il boss cirotano Farao




Con un blitz nel pieno della notte i carabinieri del Comando provinciale di Crotone hanno arrestato il latitante Silvio Farao, 66 anni, ritenuto il capo dell'omonima famiglia di Ciro'. Farao non era armato e non ha opposto resistenza, l suo nome era inserito nell'elenco dei ricercati piu' pericolosi d'Italia. Il boss Farao era latitante dal 2008 e ha una condanna all'ergastolo che gli era stata inflitta in primo grado e confermata in secondo. Il latitante e' stato individuato e arrestato in una villetta di campagna a Cariati, nella zona Vascellero, dunque proprio al confine con la provincia di Crotone. Il boss occupava l'appartamento a piano terra di una palazzina nella quale, al piano superiore, abita una coppia di coniugi G.E. e L.C., ora arrestati per favoreggiamento, e i loro due bambini. La palazzina si trova in localita' Vascellero di Cariati, una zona di fitta campagna con strade prive di senaletica. I Carabinieri, come ha spiegato il colonnello Francesco Iacono, comanfdante provinciale dell'Arma, nel corso di una conferenza stampa alla quale era presente anche il comandante del Reparto operativo maggiore Domenico Menna, hanno concentrato la loro attenzione su quella contrada. I carabinieri del Comando provinciale di Crotone erano sulle tracce del boss di Ciro' gia' da alcune ore, fin quando nella notte e' scattato il blitz. I militari hanno osservato tutti i movimenti della famiglia del latitante; un'attivita' tutt'altro che facile in quanto chi andava a trovarlo sapeva come muoversi con circospezione, usando sempre autovetture diverse e delle quali si e' perso il conto. Nel corso delle indagini, che si sono avvalse anche di intercettazioni ambientali e telefoniche, i Carabinieri sono venuti a conoscenza anche dei gusti del boss, al quale piace molto un amaro contenuto in bottigliette mignon. Proprio grazie a questa passione del latinate, i militari dell'Arma hanno avuto conferma che Silvio Farao si trovava proprio in quella zona constatando l'invio di quantitativi del liquore.
Farao deve scontare una condanna all'ergastolo per l'omicidio di Mario Mirabile, avvenuto a Corigliano Calabro il 31 agosto 1990. Per lo stesso omicidio venne condannato a 30 anni anche Cataldo Marincola, altro capocosca della famiglia alleata con i Farao.
Quella del boss cirotano e' una storia di arresti ed evasioni che va avanti da anni. Catturato il 4 novembre 2008 in un bosco della Sila cosentina insieme a Cataldo Marincola, altro pezzo da novanta del "locale" di Ciro', dopo essere evaso dagli arresti domiciliari ai quali era stato sottoposto per una serie di violazioni della sorveglianza speciale, Farao era stato sottoposto di nuovo agli arresti domiciliari, ma appena sei giorni dopo era sparito nel lulla. In quei giorni il boss attendeva la decisione della Cassazione davanti alla quale pendeva il ricorso dei suoi difensori contro la condanna all'ergastolo che gli era stata inflitta nel marzo 2008 dalla corte d'assise d'appello di Catanzaro per l'omicidio di Mario Mirabile, ucciso a Corigliano Calabro nel 1990 nell'ambito di una guerra di mafia. Da allora Silvio e' sempre sfuggito alla cattura.

x