Scavi Sibari, 18 mln di euro per il rilancio dopo il fango
Quattro azioni di intervento messe in campo dalla Regione Calabria per recuperare e rilanciare il parco archeologico di Sibari, sepolto dal fango dopo l'esondazione del fiume Crati. In particolare, sara' ulteriormente finanziato il progetto di rimozione dei fanghi, quindi via libera all'espletamento delle gare d'appalto per la riqualificazione e valorizzazione del parco archeologico con i fondi del Piano di Azione e Coesione messi a disposizione dalla Regione, seguiti dagli interventi compensativi dell'Anas e dalla messa in sicurezza degli argini del fiume. Gli interventi sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che si e' svolta a Catanzaro, dall'assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, dal direttore della sovrintendenza regionale dei Beni Culturali, Francesco Prosperetti, e dal sovrintendente regionale dei Beni Archeologici Simonetta Bonomi. Caligiuri ha sottolineato che "il 2013 e' stato l'anno della riapertura della casa dei bronzi del Museo di Reggio di Reggio Calabria, il 2014 sara' quello del rilancio di Sibari", quindi ha evidenziato il dialogo costante tra Regione Calabria e Direzione regionale dei Beni Culturali, che ha permesso, tra l'altro, di riaprire il museo di Reggio Calabria con i Bronzi di Riace. L'assessore ha evidenziato che "prima dell'inondazione del gennaio dell'anno scorso erano stati programmati interventi sia per la valorizzazione che per la sicurezza degli argini del fiume Crati". Prosperetti e Bonomi hanno, quindi, illustrato le sette gare di appalto in corso, per un totale di 18 milioni di euro, la prima delle quali, pari a 2 milioni di euro, riguarda proprio la rimozione del fango e la ristrutturazione dei mosaici. Tra le azioni ritenute fondamentali e sostenute anche da Prosperetti, ci sono gli interventi ministeriali e le opere dell'Anas che, come ha affermato Bonomi, "consentiranno la ripresa sistematica degli scavi archeologici di uno dei siti piu' interessanti d'Europa".