VIDEO - Un anno di Ponte
Da Fuoco alla Sogefil: tutti i fatti salienti del 2013
Tra poche ore si concluderà il 2013 per lasciare spazio al nuovo anno, a nuovi auguri e a nuove speranze. Ripercorriamo gli eventi che hanno caratterizzato Cariati e il comprensorio di cui durante i 12 mesi vi abbiamo reso conto.
Un anno, il 2013, che, purtroppo, già nei primissimi minuti si è presentato inaspettatamente doloroso per noi del Ponte e per la comunità cariatese con la scomparsa improvvisa del nostro fondatore e Direttore Leonardo Rizzo, storica firma del giornalismo calabrese, voce indipendente che ha cavalcato innumerevoli battaglie per il territorio locale nel nome dell’onestà e lealtà, ma soprattutto per e dalla parte della gente contro il malaffare. Uno degli ultimi baluardi cariatesi della cosiddetta “vecchia generazione” capace di fare rumore (e opinione) persino stando in silenzio. Un vuoto che, come testimoniano molti di voi alla nostra redazione, è tutt’ora incolmabile per la vita politico sociale del paese, perché Leonardo Rizzo ha sempre dato voce a Cariati perché ha amato la sua Cariati.
E’ stato un anno di “montagne russe” per Cariati: da una parte la pagina più vergognosa scritta nella vita politica del paese con la bomba Sogefil scoppiata nel mese di luglio, dall’altra con le gioie immense, il coinvolgimento , lo spirito di appartenenza e di unione che sono stati capaci di creare dei giovanissimi sportivi, su tutti Antonio Fuoco, cavallino rampante della scuderia Ferrari laureatosi campione della Formula Renault Alps.
Un anno in cui la politica Cariatese ha regalato sempre più ingarbugli e sotterfugi, lasciando i cittadini ancor più annichiliti e disillusi. Nella visione generale è stato un anno decisamente negativo per il paese, forse il peggiore degli ultimi decenni, che non ha nulla di positivo e soprattutto costruttivo per la comunità da ricordare se non i cumuli di spazzatura in giro per il paese e la fregatura di aver pagato tasse a gente che con i nostri soldi ha fatto la bella vita per anni mentre a qualcuno arrivavano multe e pignoramenti.
In compenso, al pari con i tempi e con le esigenze evolutive della comunità, altri paesi della zona hanno avviato, senza fatica, la rivoluzione della differenziata, come Terravecchia , Mandatoriccio e Calopezzati ad esempio, dove i sindaci Santoro, Donnici e Mangone sono riusciti così a pensare alle casse del comune strizzando l’occhio all’ambiente, dando così un grande segnale di civiltà.
Un anno che ha visto in secondo piano un po’ tutta la zona ionica calabrese che dopo la chiusura del Tribunale di Rossano, accorpato a Castrovillari, ha visto la sibaritide in rivolta sulla 106, ma purtroppo ancora una volta la voce della disperazione non è stata ascoltata. Anche dal punto di vista dei trasporti completo abbandono con la linea ferroviaria quasi in estizione, se non fosse che i sindacati sono riusciti a ottenere un treno che arrivi a Taranto, e con un aeroporto, il S.Anna, abbandonato a se stesso.
Purtroppo la cronaca ci ha fatto assistere all’efferato omicidio della giovane Fabiana a Corigliano e ad alcuni disperati sbarchi di immigrati sulla costa ionica, in particolare uno proprio a Cariati.
Lo sport e i giovani invece ci hanno dato grandi speranze e immense gioie. E’ stato indubbiamente l’anno di Antonio Fuoco, 17 anni, e della sua famiglia. Il ragazzo prodigio ha sbaragliato tutti nel suo primo anno in Formula Renault 2.0 Alps, volando dritto al traguardo della vittoria del campionato con grande orgoglio della Ferrari Driver Accademy che lo sta forgiando giorno per giorno e che lo ha promosso di recente in Formula 3. A lui soprattutto il merito di aver portato Cariati alla ribalta per le sue grandi imprese, e di esser stato un collante incredibile per migliaia di concittadini uniti nel suo tifo. E poi l’anno di Angelo Gentile 18 anni, dunque giovanissimo anche lui, che ha vinto i Campionati Italiani di pugilato giovanile e ha riportato una ventata di entusiasmo per questo sport che in passato ha visto i riflettori accesi proprio su Cariati. E ancora giovani talentuose promesse calcistiche in forza a squadre di massimo livello come Berardi, Potenza e Franco…che domenicalmente tengono alto l’attenzione e l’orgoglio del paese.
Anche il calcio cariatese nel senso stretto quest’anno ha tentato la svolta con l’unificazione delle sue due principali società calcistiche guidate da Filomena Greco e Sabatino e Vittorio Tosto. Infine il ritorno del calcio a 5 con la nascita di una vera e propria corazzata a supporto della Futsal Cariati.
Infine un momento di orgoglio per la comunità cattolica, ma anche il momento dei saluti per l’Arcivescovo della Diocesi di Rossano – Cariati Mons. Marcianò nominato lo scorso ottobre dal nuovo ordinario miliare d’Italia,