Rinnovata la fede per San Leonardo


Grande festa per il Santo Patrono di Cariati, quest’anno col rito bizantino



Si sono svolti come ogni anno il 6 novembre a Cariati i festeggiamenti religiosi e civili per celebrare per San Leonardo Abate, patrono del paese. Una ricorrenza meno partecipata rispetto a San Cataldo, ma, di certo non meno sentita. Per l’organizzazione delle celebrazioni un gruppo promotore di volontari ha affiancato Don Angelo Pisano nella raccolta fondi e predisposizione di tutto ciò volto a onorare il Santo. “Un ottimo supporto avuto dalla gente che si è messa a disposizione – ci ha detto Don Angelo – premiata anche la scelta di non avere più delle commissioni, ma di formare dei gruppi di promotori, poiché consente volta per volta a tanta e nuova gente di partecipare. E’ stata anche quest’anno una festa meravigliosa per il Santo protettore di Cariati – ci ha detto ancora don Angelo, con un ricongiungimento storico molto particolare. Infatti per la prima volta abbiamo celebrato con rito bizantino, grazie alla presenza nella Cattedrale di San Michele arcangelo, del Vicario Generale della diocesi di Lungro Don Pietro, che ha arricchito ulteriormente l’esperienza religiosa dei festeggiamenti del Santo”. Una scelta particolare, che evoca i trascorsi storici della diocesi di Cariati Rossano, come ci spiega sempre Don Angelo “deriviamo dal rito bizantino e la diocesi di Lungro oltretutto è la più vicina e confinante con la nostra, per questo ci è sembrato importante unire le preghiere in questa particolare occasione per la comunità e la messa è stata molto partecipata dai devoti”.
“ Ricordatevi che è scritto che val meglio il poco del giusto che le ricchezze di tutti gli empi, e che un sbocconcello di duro pane, mangiato nella gioia di una coscienza pura, è da preferirsi alle abbondanti e svariate provviste di quelle case ove regna la discordia.” Questa una delle citazioni più celebri di San Leonardo, eremita di Noblac, lui che nacque in una famiglia nobile i quei tempi e scelse la vita da eremita in contemplazione del Signore.

San Leonardo nacque in Gallia e visse tra la fine del V secolo e la metà del VI, la memoria liturgica lo ricorda il 6 novembre perché pare che morì proprio in quel giorno.
Per le vicende che lo videro restituire la libertà a molti prigionieri (il re dei Franchi Salii, Clodoveo, gli diede il privilegio di liberare i prigionieri che avesse incontrato e ritenuto innocenti e sfruttò questa opportunità liberando un gran numero di persone ridotte in condizioni miserevoli e prive di libertà), è considerato il patrono dei carcerati. Questo stesso trascorso storico trova uno stretto legame con la comunità cariatese, la cui devozione risale ai tempi delle devastanti invasioni saracene con la popolazione vessata e molte volte imprigionata. A lui si rivolgevano i nostri avi, una preghiera crescente e consolidata tanto da eleggerlo a proprio patrono.

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