17 ordinanze cautelari, ricostruiti omicidi e alleanze di ‘Ndrangheta nel crotonese




Mario Scalise, assassinato il 13 settembre del 1989 a Petilia Policastro; di Cosimo Martina, assassinato il 30 settembre 1990 a Crotone;di Carmine Lazzaro, assassinato il 16 agosto 1992 a Steccato di Cutro; di Rosario Ruggiero, assassinato il 24 giugno 1992 Cutro; di Antonio Villirillo, assassinato il 5 gennaio del 1993 a Cutro; di Romano Scalise, fratello di Mario, assassinato il 18 luglio 2007 a Cutro e di Francesco Bruno, assassinato il 2 dicembre del 2007 a Mesoraca. Sette omicidi sui quali è stata fatta luce al termine delle indagini della Dda di Catanzaro, culminate nell'operazione dei Carabinieri che questa mattina hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare (sedici in carcere, una agli arresti domiciliari) tra la provincia di Crotone e il nord Italia. Ricostruiti 20 anni di ‘ndrangheta e di lotte intestine tra le cosche che hanno insanguinato il Crotonese e raggiunto con i loro tentacoli anche diverse citta' del nord Italia, servendosi di legami con organizzazioni criminali del reggino, ma pure dell'estremo Oriente.
Le persone raggiunte dai provvedimenti restrittivi, tra le quali spiccano diversi esponenti del clan Comberiati di Petilia Policastro e il boss di Cutro Nicolino Grande Aracri, sono accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio aggravato, porto e detenzione di armi e materie esplodenti,produzione e traffico di sostanze stupefacenti, ricettazione.
Gli esiti dell'operazione sono stati illustrati nella mattinata di oggi nella sede del comando provinciale dei Carabinieri di Crotone.
Presente il procuratore della Dda di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, il procuratore aggiunto della Dda, Giovanni Bombardiere, il procuratore della Repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Francesco Iacono e il comandante del Reparto operativo, Domenico Menna. Un'indagine che ricostruisce il ruolo giocato negli anni dalla locale di 'ndrangheta di Petilia Policastro di cui aveva raccontato ai magistrati anche la testimone di giustizia Lea Garofalo. Dichiarazioni le sue che hanno poi trovato riscontro in quelle di altri numerosi testimoni e collaboratori di giustizia come Antonio Cicciu', Felice Ferrazzo, Vittorio Foschini , Riccardo Pellegrino, Danny Esposito, Tommaso Mazza, Vincenzo Marino, Giuseppe Vrenna e altri.

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