Cariatiful, consiglio comunale
Trame da soap, ancora niente dibattito politico e maggioranza in solitaria
Beautiful a confronto è un fumetto per bambini, perché le trame che sentiamo dei nuovi episodi di “Cariatiful” sono molto più intricate. Ci riferiamo al consiglio comunale, convocato in seconda seduta lunedì scorso alle 15.30: si è tenuto! E già questa, visti i tempi che corrono a Cariati è una notizia. Viste le pregresse illazioni sul copia e incolla della relazione del revisore dei conti sul piano di riequilibrio pluriennale attribuite dal comune di Arpino a quello di Cariati, si è pensato bene di approvare un emendamento presentato da Trento che ne preveda la rimodulazione. Peccato che, per quanto il regolamento lo preveda, ai consiglieri di minoranza non sia arrivato nessun emendamento.
Come ha fatto sapere il sindaco Sero a consiglio terminato, tutto è finalizzato a evitare il dissesto e bla, bla bla…solita solfa in versione scripta manent (che fa più bella figura) per riemergere dal fondo, toccato con la sentenza del tar che ha invalidato il consiglio comunale, lanciando grandi speranze per il futuro di Cariati per i prossimi anni, visto in questi ultimi 7 sono tutte svanite . Il sindaco Sero si dice soddisfatto, ma c’è poco di cui essere soddisfatti per come si è svolto il consiglio. La minoranza era assente, si, ma perché colpevole di essersi presentata in orario svizzero alla convocazione del consiglio comunale, che in realtà si è svolto un’ora dopo. Non sembra particolare da poco che in una seduta di seconda convocazione ordinata dal sindaco stesso alle 15.30, in aula non fosse presente nessuno, tantomeno il segretario comunale…e non è tutto, perché da quanto raccontano i presenti, pare che qualche ligio componente della maggioranza in realtà a quell’ora si aggirasse già in zona ma non abbia accennato minima intenzione di entrare o di avvisare del ritardo. Fatto sta che alle 15.46 i consiglieri di minoranza hanno depositato in segreteria un documento nel quale hanno specificato l’accaduto e sono tornati alle loro attività lavorative extra politiche, mentre la maggioranza, come ci tiene a sottolineare il sindaco, “compatta” , si è presentata all’appuntamento con quasi un’ora di ritardo (ovviamente tollerabili e guai a dire il contrario)…un po’ come le spose all’altare che fanno tribolare i futuri mariti.
Senza dibattito, o consentiteci, “controbattito”, tutto è andato liscio come l’olio e il primo cittadino ha persino avuto la forza di dispiacersi dell’assenza della minoranza, richiamando i capigruppo a non cercare più cavilli per ostacolare la loro azione amministrativa, ma a rispondere all’invito di collaborazione! Non si tratta di semplici cavilli, ma di competenza nella elaborazione tecnica e applicazione delle norme secondo il consigliere Udc Cosentino, che spiega come “Il nuovo piano di riequilibrio appare come revoca dell’iniziale procedura del predissesto (in quanto va a sostituire il piano già approvato con delibera 19/2013), per altro portata a termine oltre i termini di legge. Inoltre la variazione di bilancio non può essere attuabile perché, ad oggi non è stato approvato il bilancio di previsione 2013. Per non parlare dei dubbi sulla valutazione dei residui in bilancio e fuori”.
“Non ci sono margini di confronto perché fanno di tutto per evitarlo, noi ci siamo presentati al Comune così come ci era stato richiesto in convocazione e così come compete ai consiglieri comunali, non credevamo arrivassero a tanto – ci dice invece Mario Sero – è vergognoso e dimostra ancora una volta il modus operandi di questa amministrazione”.
Non vogliamo fare ulteriori considerazioni, ma dal punto di vista di molti ormai sembra guerra di nervi, e chi ne esce penalizzato sono solo i cariatesi, disillusi da politici e politicanti, e allontanatisi da ogni interesse comune che passi attraverso l’attività amministrativa, e che, dissesto o pre dissesto, dovranno comunque pagare per il risanamento del comune e continuano a pagare per servizi carenti. A proposito di servizi mancanti, alcuni cittadini di Cariati superiore ci hanno segnalato e inviato foto della presenza di topi per le vie del centro storico, e dal seminario ci arrivano notizie e foto anche di cassonetti ammassati dietro le finestre delle suore che invece di sentire il mistico “profumo di rosa” hanno costantemente il tanfo dei rifiuti… Evitiamo di pubblicarle perché a un certo punto, credetemi, anche per noi è umiliante, ma speriamo che qualcuno si attivi.